CASERTA. I SOLITI NOTI DELLA MONNEZZA. Dopo anni di discutibili proroghe, Sorgeko ed Ecocar ad un passo dall’aggiudicarsi gli appalti milionari su umido e raccolta rifiuti

30 Ottobre 2020 - 19:46

Solo l’aprile scorso, la Ecocar fu esclusa, sempre dal comune di Caserta, dalla stessa gara poiché non pagava i dipendenti. Ora è stata l’unica partecipante. Sull’altro fronte poi non ne parliamo: scrivi Sorgeko, leggi Gesia. il dirigente comunale Franco Biondi ha consentito all’imprenditore Luca Sorbo di sostituire un’impresa in pre fallimento con un’altra con la stessa proprietà, ma senza creditori. SPETTACOLO

CASERTA (l.v.r.) – Due gare indette nell’estate italiana più strana nella storia repubblicana. Due appalti che riguardano la raccolta dei rifiuti in strada e il conferimento della frazione umida per la città di Caserta. A partecipare ad entrambe ci sono due conoscenze nella città capoluogo e quindi anche di CasertaCe. Per recuperare i rifiuti nelle strade casertane si è presentata la Ecocar, addirittura in dolce solitudine, considerando che non c’è stata nessun’altra azienda che abbia avuto il coraggio di presentare un’offerta per prendere in gestione il servizio di nettezza urbana. Ovviamente, quella dell’azienda dei Deodati è la migliore, con una percentuale di ribasso irrisoria rispetto alla base da asta da oltre 11 milioni di euro (11.932.117,20 €), cioè 0,21%.

Nella scorsa gara si era finiti con una “squalifica” per entrambe le ditte che avevano mostrato la loro volontà di occuparsi dei rifiuti casertani: la stessa Ecocar e la EnergetikAmbiente.

Come vi abbiamo già raccontato, la Ecocar era risultata seconda classificata, dietro all’Energetikambiente, società coinvolta nell’inchiesta che ha visto indagato anche il sindaco Carlo Marino. Ma quest’ultima, che inizialmente si era aggiudicata l’appalto, è stata esclusa dalla gara nel mese di febbraio. A seguito di ciò, l’appalto sarebbe dovuto finire nelle mani dell’ultima concorrente è rimasta, cioè la Ecocar, ma la ditta è stata messa alla porta non è stato in grado di assolvere le proprie obbligazioni, costringendo, all’inizio di quest’anno, il comune di Caserta a pagare gli stipendi ai lavoratori. Per ora, la commissione di gara Asmel non ha ritenuto importante e da sottolineare le mancanze che, quattro mesi fa, hanno bloccato l’aggiudicazione della stessa gara di cui parliamo oggi alla Ecocar. E quindi, al secondo tentativo, in completa solitudine (nessuno potrà fare ricorso?) la ditta dei Peppe la Porchetta, Deodati e co. si appresta a leggere la determina relativa alla proposta di aggiudicazione nei suoi confronti.

Chi ha già raggiunto questo step, invece, è la Sorgeko. Ora, un breve riassunti delle puntate precedenti. Da oltre un anno, a causa di non meglio specificati malfunzionamenti alla loro sede di Pastorano, la Sorgeko ha sostituito l’azienda Gesia nel servizio di conferimento della frazione umida urbana di Caserta. Una situazione assolutamente strana già così, ma potremmo definirla nella norma, secondo gli standard del comune capoluogo e della sua classe dirigente, se non fosse che Sorgeko è proprietaria delle quote della ditta che doveva fornire questo servizio e che è impossibilitata per “problematiche tecniche non previste e non previdibili. Ma non solo. La ditta Sorgeko si è presentata in altri comuni sempre per provare a prendere in gestione il conferimento della frazione urbana con il supporto proprio della ditta dei Sorbo e la sua sede di Pastorano. Già un anno fa, su questa questione, ponemmo una domanda che è forse la stessa che anche chi esercita la funzione inquirente dovrebbe farsi: perché l’impianto di Gesia sotto nome Gesia non funziona, e invece, quando lo fa tramite Sorgeko, va un amore? Ovviamente, mai che ci sia stata una minima risposta e quindi mai sapremo se ci sia un qualche minimo collegamento con il concordato preventivo che la ditta con casa a Pastorano ha chiesto al Tribunale fallimentare di Santa Maria Capua Vetere ormai già nel 2018. E non sapremo se, in questo modo, si stanno togliendo soldi dalle tasche dei creditori che dovrebbero riceverli di diritto e che probabilmente non li vedranno mai, considerato che Gesia non sta lavorando più con Caserta e quindi non sta vedendo effettivi introiti, almeno sulla carta come abbiamo visto.

Tra i comuni che hanno affidato il servizio a Sorgeko lo scorso anno c’è anche Casagiove, dove, nel ruolo di consulente esterno per il settore Rifiuti c’è l’architetto Filippo Virno che l’anno scorso si è assunto la responsabilità di proporre l’affidamento proprio alla Sorgeko. E se avete letto l’articolo del mese scorso, sapete bene che l’architetto sammaritano, del quale non mettiamo in dubbio la buona fede, è membro della commissione di gara sul conferimento dei rifiuti a cui partecipa proprio la Sorgeko (LEGGI LA NOSTRA DOMANDA ALL’ARCHITETTO VIRNO)

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La Sorgeko, che tecnicamente ha la sua sede a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, come detto, ha presentato un’offerta per l’affidamento e ha messo nero su bianco il rapporto intimo con chi questo servizio per il comune di Caserta l’ha abbandonato anni fa per problemi al sito di stoccaggio. Infatti, nei documenti presentati alla commissione di gara Asmel spicca anche un certificato ISO di Gesia che, a questo punto, è chiaro che verrà utilizzata come società convenzionata da Sorgeko per conferire l’umido del capoluogo. Ed è proprio la ditta con gli uffici a Roma e il cuore a Pastorano, dopo aver assistito all’esclusione delle offerte presentate da due concorrenti, Guido Tortora e Ambiente Spa, ad aver presentato la migliore offerto rispetto alla base ad asta di 1 milione 866 mila 532,50 euro, con un ribasso del 13,66%. Ed è giunta, in queste ore, anche la determina con cui, dopo i lavori della commissione di gara, il dirigente comunale Franco Biondi, propone di aggiudicare questo appalto per il conferimento rifiuti, della durata di un anno, alla Sorgeko.

Quindi, a meno di sorprese dell’ultimo secondo, sia Ecocar, sia Sorgeko, dopo un anno di proroghe e lavori per raccolta rifiuti e conferimento umido portati avanti fuori dai termini dei contratti, aggiudicati inizialmente (parliamo del 2012 e del 2018) rispettivamente ad un raggruppamento di imprese, tra cui il Consorzio Ecocar, e l’altro a Gesia, avranno il loro affidamento ufficiale.