CASERTA. Poi dicono che siamo noi! L’architetto che ha affidato servizi e quattrini a due imprese dei rifiuti giudicherà le stesse ditte nella gara per l’umido del capoluogo

24 Settembre 2020 - 17:22

La Sorgeko, la famosa derivata e a nostro avviso scandalosamente titolare di diverse proroghe tragati Franco Biondi, e la Inchem hanno incassato decisioni monocratiche di Filippo Virno al comune di Casagiove sempre relativi ad affidamenti diretti

CASERTA (g.g.) – Ci rendiamo conto di non scrivere nulla di nuovo ma c’è la speranza che la scadenza delle elezioni comunali, fissate per la prossima primavera, possa far lievitare il livello di interesse per le tante cose che non vanno nella città capoluogo ma soprattutto sulle tante cose poco chiare che capitano dentro agli uffici comunali e anche fuori da questi. Sulla pazzesca modalità attraverso cui il comune capoluogo ha gestito disinvoltamente i rifiuti abbiamo scritti fiumi di parole, anche se dire “disinvoltamente” rappresenta un micronesimo di una realtà raccapricciante rispetto alla quale di ancor più raccapricciante c’è solo l’impunità e l’inerzia di chi dovrebbe controllare certe cose. Sinceramente, di spiegare ancora una volta gli strani maneggi avvenuti nel passaggio degli affidamenti tra la Gesia, società in grave crisi finanziaria e in zona concordato pre-fallimentare, e la Sorgeko non abbiamo molta voglia, in considerazione del fatto che il nostro è stato un esercizio costituito da decine e decine di articoli che potrete andarvi a ritrovare con il nostro motore di ricerca o quello di Google scrivendo gesia

sorgeko casertace.

Oggi, invece, ci occupiamopraticamente della stessa cosa, niente “invece” allora, abbiamo scovato il verbale di gara per il prossimo affidamento per lo smaltimento della frazione dei rifiuti umidi provenienti dal comune capoluogo. Noi concordiamo pienamente con l’ex presidente Anac e Procuratore a Perugia, Raffaele Cantone, il quale ha sempre utilizzato le parole della perplessità nella valutazione dell’operato di questa cavolo di Asmel, di cui CasertaCe ha raccontato l’intera gestazione, da Torre del Greco con targa Asmez in poi, fino a diventare una centrale di committenza che dovrebbe garantire l’imparzialità nelle aggiudicazioni, grazie alla delega, alla lucrosa convenzione stretta con i comuni, i quali fanno anche i figuroni dando a bere al popolo bue di non voler mettere le mani in pasta o nella marmellata affidando servizi lucrosissimi, entrando poi nella Sala dei Bottoni, visto che lo stesso sindaco di Caserta, Carlo Marino è nel consiglio di amministrazione.

Incredibile, ma vero, nella commissione di gara troviamo una vecchia conoscenza di CasertaCe, Filippo Virno, architetto di Santa Maria Capua Vetere, ancora oggi, a quanto ci risulta, esterno al comune di Casagiove per il quale ha svolto il lavoro di Rup, direttore di qualche cosa, in pratica uno che si è assunto la responsabilità di proporre l’affidamento, ovviamente con pieno riscontro positivo, di servizi inerenti alla filiera dei Rifiuti. Ma perché storciamo il muso dopo esserci imbattuto nel nome di Virno quale membro della commissione dell’Asmel che aggiudicherà l’appalto al comune di Caserta. Scorrendo le imprese che a questa parteciperanno, ovviamente, in prima linea c’è la rinomata Sorgeko. In pratica, un surrogato di Gesia, stesso indirizzo e una partecipazione alle quote societarie di quest’ultima superiore al 50%, e che ha preso il posto proprio di Gesia, la quale, con buona pace della procedura fallimentare, con buona pace dell’attenzione del commissario liquidatore nominato dal tribunale, il possessor Amedeo Bassi, il quale avrebbe dovuto difendere per gli interessi dei creditori leoninamente ogni singolo euro potenzialmente incassabile da Gesia. Sorgeko è esistita anche nella narrazione gestionale del comune di Casagiove, con Filippo Virno super consulente e anche Rup de facto di diversi affidamenti.

Sorgeko/Gesia si presenta con il marchio Sorgeko, cioè quello per cui la piattaforma di Pastorano sarebbe perfettamente agibile e assolutamente funzionante, cosa che non avverrebbe invece per la Gesia, che in teoria ha l’appalto per il conferimento dei rifiuti umidi del comune di Caserta (E QUI VI SPIEGHIAMO COSA STA SUCCEDENDO

). Come dicevamo, la Sorgeko ha presentato un’offerta per tale affidamento e ha messo nero su bianco il rapporto intimo con chi questo servizio l’ha abbandonato anni fa per problemi al sito di stoccaggio, cioè Gesia. Infatti, nei documenti presentati alla commissione di gara Asmel spicca anche un certificato ISO di Gesia che, a questo punto, è chiaro che verrà utilizzata come società convenzionata da Sorgeko per conferire l’umido dei casertani, praticamente la stessa cosa già avviene a Caserta e che è stata messa nero su bianco l’anno scorso per il comune di Casagiove.

Chi segue CasertaCe con assiduità, ricorderà il nostro articolo in cui scrivevamo del balletto degli affidamenti diretti proprio tra la stessa Sorgeko, prima selezionata e poi revocata, con piattaforma utilizzata quella della Gesia, e la Inchem (LEGGI L’ARTICOLO DEL 2019). Premesso che l’architetto Virno è, fino a prova contraria, in buona fede e che tutte queste dinamiche di affidamento che lui ha governato a Casagiove durante l’amministrazione Corsale siano state evase in maniera amministrativamente ineccepibile. Diciamo fino a prova contraria perché noi di CasertaCe, con articoli lunghi, faticosi, con un lavoro certosino su atti e norme amministrative, abbiamo più volte scritto di non essere affatto convinti che quelle procedure casagiovesi fossero ineccepibili. Però diciamo che Virno è in buonissima fede, ma se lei, architetto, ha svolto con il ruolo di protagonista pressoché unico una funzione di potestà, prima in un affidamento a Sorgeko, non in quanto presidente di una commissione aggiudicatrice ma, ripetiamo, come funzione monocratica di affidamento diretto e per qualche verso anche discrezionale di incarichi molto lucrosi.

Scusi, adesso come ritiene di poter far parte di una commissione appartenente ad una centrale di committenza che deve aggiudicare una gara per lo smaltimento/trattamento dei rifiuti umidi del comune di Caserta, confinante con quella di Casagiove, alla quale partecipano sia la Sorgeko che la Inchem, altra società con il cuore di Angri che ha ricevuto lo stesso affidamento nel comune di Casagiove, con lei come istruttore proponente, per lo stesso servizio per cui è in lizza a Caserta?