CASERTA. Il comune non paga e l’avvocato chiede ai giudici il pignoramento

10 Maggio 2022 - 11:42

CASERTA – Non è la prima storia di creditori che bussano alla porta del comune di Caserta, ma sicuramente quella di oggi colpisce perché arriva fino all’atto di pignoramento.

Una dipendente della società che curava della pulizia dell’asilo nido comunale ha ricevuto una decisione favorevole dei giudici relativamente il pagamento delle prestazioni di lavoro compiute.

L’avvocato la donna, il legale Giovanni Carlo Esposito, ha notificato una richiesta di pagamento di oltre mille e trecento euro per le spese legali, attribuite dalla sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Non ricevendo né denaro, né risposta, l’avvocato ha citato il comune di Caserta a comparire dinanzi alla corte sammaritana con un atto di pignoramento.

Il comune di Caserta, come spesso accade, ha proposto opposizione all’atto di pignoramento appena citato e ha incaricato l’avvocato cittadino Lidia Gallo a rappresentare l’ente capoluogo nel giudizio.

Secondo la teoria portata avanti dall’amministrazione comunale, la pretesa è giuridicamente incerta poiché, sempre leggendo quanto emerso nel documento firmato dal dirigente Salvatore Massi, la competenza su tale debito dovrebbe essere attribuita all’Organismo straordinario di liquidazione e quindi non dovrebbe ricadere sulle casse attive del comune di Caserta.

E qui si scontrano due teorie: da una parte ci sono i legali, in altri casi simili hanno difeso dei creditori del comune che ritengono che le spese processuali e gli onorari sono legati a momento dell’accertamento e della sentenza emessa da giudice e quindi da pagare immediatamente.

Per il comune di Caserta, invece, il debito va collegato al fatto giuridico originario, in questo caso, come in altri, da inserirsi nella massa passiva del dissesto.

Ultimamente, va detto, però, la posizione portata avanti dall’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino è soccombuta.

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