CASERTA. IL POTERE DEI DRESIA. Il vicesindaco Emiliano Casale comincia a rispondere alle nostre domande: saldato il debito di 280mila euro

27 Gennaio 2022 - 18:20

Si tratta di un buon punto di partenza che speriamo abbia un seguito anche rispetto a diversi altri quesiti che abbiamo posto e a cui è importantissimo che l’amministrazione comunale di Caserta risponda, perché si tratta di questioni molto gravi.

 

 

CASERTA (r.s.) Ha raccolto il nostro invito il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Emiliano Casale, sulle domande che gli abbiamo posto con l’obiettivo di realizzare, finalmente, l'”operazione chiarezza” sul rapporto tra il Comune di Caserta e la società della famiglia Dresia, ormai da tantissimi anni titolare della gestione del parcheggio, lucrosissimo e remuneratissimo, dell’ex caserma Pollio in via Vittorio Veneto.

Ricordiamo che da sabato scorso, 22 gennaio, l’area è inibita al parcheggio delle auto tranne che per le vetture dei soli dipendenti statali degli uffici pubblici della zona (Catasto-Agenzia delle Entrate, Scuola di pubblica amministrazione e Uffici del Ministero dell’Interno). I “sigilli” si sono resi necessari perché proprio il 20 di questo mese è scaduto il contratto con la Sea Services srl. Anzi, per essere precisi, è scaduta la seconda proroga concessa alla società dei Dresia. Di qui la chiusura ed i disagi per i tanti, casertani e non, che da quel parcheggio raggiungevano il centro in pochi minuti.

L’amministrazione, nel frattempo, ha bandito una mini gara di un anno, ma in attesa dell’espletamento delle procedure, il dirigente Franco

Biondi potrebbe anche procedere con un affidamento diretto, ovviamente temporaneo. Il vicesindaco tiene a sottolineare che un tale tipo di affidamento non potrebbe certo essere appannaggio della Sea Services srl dei Dresia, né di altre società controllate dalla stessa famiglia.

Ma è sul debito che il Comune vantava nei confronti di questa società, che Emiliano Casale ci spiega che “nel 2019 emerse un debito di 280mila euro che la Sea avrebbe dovuto versare nelle casse comunali. Tale somma riguardava l’Iva sull’aggio. La Sea chiese di rateizzare il pagamento e, così, il Comune spalmò il pagamento del dovuto in 36 mensilità. Successivamente – continua il vicesindaco – , in seguito ad un’ulteriore verifica, l’amministrazione accertò che di quella cifra iniziale restavano ancora da saldare 125mila euro. Questo stralcio di debito è stato pagato poi in un’unica soluzione dalla Sea, attraverso bonifico. Quindi, a tutt’oggi, la società ha saldato l’intero debito di 280mila euro ed anche per la parte corrente, manca il versamento della sola quota dell’ultimo mese di gestione”.

Insomma, pare proprio che la società dei Dresia abbia versato tutto quanto dovuto al Comune e, quindi, ai cittadini di Caserta. Ora toccherà all’amministrazione ridurre i disagi provocati dalla chiusura del parcheggio procedendo velocemente con il bando di gara per la gestione di un’unica annualita e/o con l’affido diretto ad una nuova società.

Restiamo in attesa di avere chiarimenti sulle altre domande da noi formulate, perché più si chiarisce e meglio si possono anche capire i diritti e i doveri, i torti e le ragioni di ognuno. “Chi ha permesso alla Sea Services di non pagare per ben tre anni, neanche un euro che fosse un euro, al comune di Caserta? Chi ha permesso conseguentemente che ogni euro incassato direttamente nelle macchinette di via Pollio, finisse la sera a casa dei Dresia, senza che il Comune, proprietario dell’area, ricevesse anche mezzo euro di rimessa?”.