CASERTA. Mamma muore alla clinica Iatropolis: cinque medici e sanitari INDAGATI
28 Aprile 2025 - 18:24

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CASERTA – C’è un primo importante sviluppo nell’inchiesta sulla morte di Sabrina Nardella, la 38enne di Gaeta deceduta dopo un intervento di chirurgia estetica nella clinica Iatropolis di Caserta. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati i cinque membri dell’équipe medica che l’ha operata. L’ipotesi di reato è omicidio colposo.
Si tratta di un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, per consentire lo svolgimento degli accertamenti medico-legali, che si terranno mercoledì all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano. In quella stessa giornata sarà conferito l’incarico al medico legale della Procura, così come al perito scelto dagli avvocati della famiglia Nardella, Matteo e Vincenzo Macari. Anche gli indagati, con ogni probabilità, nomineranno propri consulenti di parte.
La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Gaeta, dove Sabrina era molto conosciuta per il suo lavoro di parrucchiera. Madre di due figli, di 7 e 13 anni, era in buona salute e non aveva mai affrontato interventi chirurgici in passato.
L’operazione alla quale si era sottoposta era considerata “di routine”, con dimissioni previste in giornata. E invece, la tragedia è arrivata all’improvviso, giovedì scorso. Dopo l’intervento, qualcosa è andato storto. Le condizioni di Sabrina si sono aggravate fino al decesso, ancora tutto da chiarire.
I carabinieri si sono recati subito nella clinica, sequestrando la cartella clinica e tutta la documentazione sanitaria. Gli accertamenti tecnici nei prossimi giorni saranno fondamentali per capire se ci siano state negligenze o errori durante l’intervento o nel monitoraggio post-operatorio.