CASERTA. Maria Laura Labriola presenta Estelle. Storia di una ragazza da fiaba nell’antifavola di Massimo Piccolo

17 Aprile 2019 - 15:08

CASERTA – Sarà presentato domani, giovedì 18 aprile, alla libreria La Guida book store di via Caduti sul Lavoro a Caserta, dalla dottoressa Maria Laura Labriola il libro “Estelle. Storia di una princiessa e di un suonatore di accordìon” scritto da Massimo Piccolo, nato a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, ex giornalista, fotografo, autore e regista.

L’evento è promosso dal gruppo Leggo letteratura contemporanea – Sez. Campana – “Eduardo De Filippo”, gruppo di lettori che su Facebook ha raggiunto i 90.000 iscritti e che periodicamente si incontra dal vivo per condividere mostre, cene ma soprattutto l’amore per la lettura.

Estelle. Storia di una principessa e di un suonatore di accordìon di Massimo Piccolo (Cuzzolin editore) è una favola antifavola. Anti perché le atmosfere possono sembrare quelle di un racconto per bambini ma ci accorgiamo quasi subito che non è così. E’ vero, c’è una principessa, un castello e una storia d’amore. C’è la disperata ricerca di un lieto fine ma… c’è molto di più dietro.

Estelle è una bellissima ragazza ma è tanto bella quanto debole. I suoi capelli sono biondi, biondissimi, e gli occhi azzurri ed intensi, peccato che però non possa mai uscire dal castello: potrebbe ammalarsi e poi… morire e questo, suo padre il re Gustav IV, non potrebbe mai permetterlo.

L’infanzia della principessa trascorre serenamente, ma all’età di sedici anni è arrivato il momento di prendere marito. Il modo migliore per conoscere i pretendenti è proprio, come nelle più classiche delle favole, dare una festa. Ed è così che Estelle conosce Juan. Lui però non è un pretendente ma un membro dell’orchestra, è il suonatore di accordìon. Colpo di fulmine… Juan si innamora immediatamente di quella principessa e quando gli occhi di lei incrociano quelli del musicista… sogniamo (noi lettori) l’amore. Ma questa, come dicevamo, non è una favola.

La principessa incontra i vari giovani desiderosi di amarla e sposarla senza condizioni tranne una. La ragazza sceglierà da sola il compagno di una vita ma non potrà mai allontanarsi dalla residenza.

La storia è piena di sentimenti e di personaggi, ma quello che colpisce di più è il re. Ama in maniera incondizionata Estelle e riesce ad intuire quanto sia faticosa la reclusione. Il castello è una fortezza che tiene lontani i maledetti raggi del sole che potrebbero far soffrire la protagonista. I pericoli del mondo circostante vengono tenuti a debita distanza… sì ma per quanto? Per quanto ad Estelle basteranno le feste e le distrazioni?

Juan viene folgorato da quella ragazza e si condanna a un destino di attesa e… diciamolo di sofferenza. Una principessa sposerebbe mai uno squattrinato musicista?
L’impressione è che tutti i personaggi principali vivano non solo con una patina di amarezza addosso, ma che abbiano scelto un destino che in qualche modo li imprigiona. Può essere un castello, uno stato d’animo o un matrimonio difficile, ma sembrano tutti vittime di se stessi e di un destino non proprio clemente.