CASERTA. Monumento ai Caduti ripulito per la festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Ma resta il nodo del suo decoro.
3 Novembre 2022 - 17:26
Per domani l’Arco di Trionfo della città non sarà nelle condizioni indecenti di sempre. In mattinata la cerimonia con le alte autorità cittadine.
CASERTA (pm) Quando l’abbiamo visto l’altro ieri, appena ripulito dalle piante parassitarie che da sempre vi crescono sulle facciate e alla sommità sfigurandolo e danneggiandolo, la prima reazione è stata di pensare “ …e tanto ci voleva?”.
Sono state tante le volte che in questi ultimi anni – parliamo, per quanto incredibilmente, proprio di anni, per una banale faccenda di manutenzione che in qualsiasi condominio si sarebbe risolto in qualche giorno – ci siamo occupati delle condizioni di abbandono del Monumento ai Caduti di corso Trieste, che ne abbiamo avuto ben donde, come si diceva una volta.
Sta di fatto che, per questa Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate di domani, 4 novembre, l’Arco di Trionfo della città non sarà nelle condizioni indecenti di sempre.
Ovviamente, l’intervento è stato ben poca cosa rispetto a quello che si richiederebbe e comunque lo si è realizzato alla maniera casertana, cioè a vieneténne, secondo il nostro verace dialetto, vale a dire alla bell’e meglio. Si potevano almeno e facilmente sostituire, visto che ci si trovava e che si è dovuto salire fino a quell’altezza, le due lastre dell’arcata vetrata infrante da tempo e sradicare la pianta che, rigogliosa, sbuca da una delle due cornici. E non parliamo delle condizioni di degrado estremo di piazza IV Novembre, che incornicia il sacrario.
Ma questo riesce a fare il municipio, evidentemente, tutto preso dalle licenze edilizie e dagli appalti che contano.
Anche se a nessuno sembra interessare nulla di questa alta testimonianza cittadina, storica ed ideale, che pare avvertita più che altro con fastidio dato il disprezzo che le viene riservato, dovrebbe rappresentare una priorità il ripristino della fronda che reggeva un tempo la Vittoria alata e mettere mano con un restauro ripristinatorio alla face di bronzo apposta sul prospetto principale dal principe di Piemonte all’inaugurazione del 1927, la quale, non protetta dagli agenti atmosferici, si sta irrimediabilmente deteriorando.
Il gruppo scultoreo, in bronzo, del monumento raffigura una Vittoria alata nell’atto di premiare il soldato ai suoi piedi. La Vittoria manca della fronda che un tempo reggeva
Ma saremmo al “troppa grazia, S. Antonio”.
Di quanto sia costato il lavoro fatto, poi, neanche lo vogliamo sapere, perché sicuramente ci faremmo il sangue amaro.
Nelle foto che seguono, nell’ordine, i particolari della face com’era e come è ora ridotta; i danni all’arcata vetrata; il monumento tuttora lordato da smog, muffe e licheni; la scultura come si presentava prima della trasposizione dal vecchio al nuovo monumento