CASERTA. Polis covers. Il quindicinale casertano “mette in mostra” le copertine dei suoi quattro anni di attività. La rivista ha fatto conoscere la designer casertana Giulia Palombino.

1 Gennaio 2020 - 16:50

CASERTA (pm) – Ieri pomeriggio, presso lo studio d’arte aA29 Project Room di via Turati 34 (la casa ha proprie sedi anche a Milano e Reggio Emilia), la rivista cittadina Polis, nel suo quarto anno di vita, ha messo in mostra una rassegna delle copertine pubblicate in questi anni, prescelte tra le più significative con riguardo sia alla linea editoriale del giornale sia agli artisti rappresentati.

La pubblicazione, che si designa come quindicinale gratuito di informazione libera della città di Caserta, è edita dal grafico Antonio Napoletano, che lavora tra Caserta e Milano nel campo pubblicitario e dell’editoria e dall’avvocato Gregorio Vecchione, giovane ed apprezzato professionista con la passione per l’arte ed in particolare per il design, che nei suoi editoriali affronta senza reticenze e soverchie cautele la questioni cittadine più spinose e politicamente sensibili.

Reperibile nelle librerie, nelle edicole e nei caffè e locali del capoluogo, il periodico si distingue, oltre che per una grafica ricercata ed inappuntabile, per i temi che affronta e gli argomenti che propone, in buona parte culturali e di attualità, affidati ad autori prevalentemente casertani.

Degna di nota, per il suo carattere innovativo nel panorama dell’informazione locale, la scelta di ospitare una rubrica di cronache e racconti brevi in lingua inglese, idioma dell’epoca della globalizzazione che viviamo.

Giunto al suo numero 74, il giornale, in questa sua opera di divulgazione delle opere d’arte degli autori contemporanei non solo maggiori, ha fatto conoscere di recente i lavori di un’artista casertana, la poco più che trentenne Giulia Palombino, la quale, formatasi artisticamente a Venezia dove ha frequentato il prestigioso IUAV e perfezionatasi a Londra, vive da tempo a Berlino. Lì ed in Giappone ha illustrato in particolare, come disegnatrice, alcune note collane di libri per bambini e ragazzi. Videoanimazione e collage sono i suoi due altri campi di interesse artistico. Ed è un vero peccato che la giovane non sia conosciuta meglio e valorizzata nella sua città. Ma l’insipienza nostrana, notoriamente, non conosce limiti.

Cogliamo l’occasione per segnalare che in questo periodo, presso l’ aA29, diretto da Gerardo Giurin e composta da tre Project Rooms nel cuore della città, espone le sue opere di impronta surreale il noto fotografo americano Kyle Thompson.

Decisamente Polis, anche con questa iniziativa, si pone come la più classica  oasi ristoratrice nel deserto culturale casertano.

 

Nella foto, l’artista casertana Giulia Palombino.

Nella foto, uno scorcio delle copertine della rivista Polis in esposizione.

La copertina dell’ultimo numero in diffusione.