CASERTA Società partecipate: delibera “pietosa” in consiglio comunale. La maggioranza costretta a correre ai ripari e a riscrivere il provvedimento

6 Dicembre 2021 - 17:18

Il centrosinistra riscrive il testo e vota. La minoranza all’attacco. Zinzi: “Messa in luce l’approssimazione di questa amministrazione”. Del Gaudio: “Manca il parere dei revisori”. Vignola: “Confusione inaccettabile”

 

 

 

 

CASERTA (r.s.) Doveva essere una pura formalità quella di stamattina: i consiglieri comunali erano chiamati a votare la proposta, formulata nella delibera di giunta n.198 del 23 settembre scorso, sulla “Ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche” (Art.20, comma 1 e seguenti, D.Lgs. 175/2016 e Smi – Tusp). Ma ciò che in apparenza sembrava semplice nella sostanza non lo è stato affatto, tanto che la stessa maggioranza, dopo avere ascoltato la relazione del segretario generale Salvatore Massi, parlava di “delibera scritta male” e di volere “vederci chiaro prima di procedere alla votazione”.

Il provvedimento, che pubblichiamo in calce, sottoscritto dagli assessori della vecchia giunta di Carlo Marino,  richiamato il D.Lgs. n. 175/2016 (Tusp) che recita “le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un’analisi dell’assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione,
anche mediante messa in liquidazione o cessione” era, per l’appunto, talmente lacunoso da impensierire la maggioranza stessa che, al termine della seduta odierna, ha emendato l’atto ed, infine, votato favorevolmente (la votazione finale ha visto prevalere la maggioranza con 18 sì contro gli 11 no dell’opposizione).

Nel corso dell’assemblea si sono succeduti gli interventi dei consiglieri di minoranza che hanno sottolineato la carenza di istruttoria e chiesto di ritirare il provvedimento che nulla chiariva in merito alle singole partecipate ed al quale mancava, anche, il parere dei revisori dei conti.

“Una delibera incompleta, una evidente carenza istruttoria e la confusione generata in aula, alla richiesta dell’opposizione di ricevere chiarimenti sull’unico punto all’ordine del giorno, hanno messo in luce l’approssimazione dell’amministrazione – ha dichiarato Gianpiero Zinzi -. La maggioranza ha prima cercato di nascondere la partecipazione attiva dell’ente nell’Asi e poi ha provato a tendere la mano all’opposizione modificando la delibera, ma solo per garantire la propria permanenza in Asmel. Da parte nostra nessun dialogo è possibile con chi dimostra di voler continuare con la linea degli sprechi e della carenza di servizi al cittadino. E intanto gli studenti casertani sono ancora costretti a studiare al freddo”. Queste le dichiarazioni del capo dell’opposizione di centrodestra a Caserta a margine della seduta di consiglio comunale di oggi.

In aula, dicevamo, sono stati soprattutto gli esponenti dell’opposizione a tenere banco ed a, ribattere punto per punto le “giustificazioni” del segretario Massi e dell’assessore Annamaria Sadutto. Di “confusione inaccettabile” ha parlato Romolo Vignola: “In qualità di presidente della Commissione di controllo sugli atti di giunta – ha spiegato il penalista – voglio ricordare a tutti che qualsiasi delibera che comporta un impegno di spesa deve essere corredata dal parere dei revisori dei conti”.

Pio Del Gaudio, concorde con il collega di minoranza, ha ribadito che “la normativa stabilisce che entro il 31/12 venga approvata l’analisi dell’assetto complessivo delle partecipate. Ma noi, oggi, non siamo stati messi in condizione di capire, visto la delibera confusionaria che ci è stata presentata. Quindi, visto che c’è ancora del tempo da qui al 31 dicembre, si ritiri la delibera e si torni in aula prima di quella data”. A dar manforte all’ex sindaco, l’esponente di Fratelli d’Italia Pasquale Napoletano: “L’unica strada percorribile – ha dichiarato in aula – è il ritiro della delibera e la sua modifica corredata da allegati per ogni singola società partecipata”. Proprio Napoletano, dopo una breve sospensione dei lavori, ha chiesto il ritiro del provvedimento. La proposta è stata, però, bocciata con 18 no contro gli 11 sì della minoranza. E’, invece, passato l’emendamento, che in pratica ha riscritto in forma più corretta la delibera, elaborato dalla maggioranza e presentato dal capogruppo dei Moderati, Massimo Russo.

 

delibera di Giunta n 198