Centinaia di casertani truffati per aver comprato una minicar ai figli in una nota concessionaria. Ecco il “giro lungo” all’origine del maxi sequestro

5 Gennaio 2023 - 13:16

La notizia, da noi già pubblicata stamattina, sfugge sicuramente allo standard dell’ordinarietà, della “normale amministrazione” criminale, visto che per questi veicoli le famiglie hanno sborsato ognuna in media cifre attorno ai 10 mila euro

CURTI – Nel territorio comunale di Curti ci sono sei concessionarie di auto, dunque diventa difficile, se non impossibile, comprendere in quale di queste sia stata venduta una vera e propria partita di minicar, 50 o 125 di cilindrata, da 10 mila euro a botta e che sono diventate oggetto di un provvedimento di sequestro firmato da un pubblico ministero della procura presso il tribunale di Napoli.

È probabile che l’incardinamento dell’inchiesta presso la procura del capoluogo partenopeo sia collegato al fatto che da Napoli o da quella porzione della provincia di Napoli, circoscritta nel perimetro di competenza dei magistrati inquirenti operanti nel Centro Direzionale, si siano verificati reati che oggi vengono perseguiti, a partire da quello di furto, visto che queste minicar, sequestrate a decine e decine stamattina, risultavano ufficialmente importate con procedure regolari dalla Francia, trattandosi di marche transalpine come la Ligier, rinomatissima per il periodo che l’ha vista protagonista, dagli anni Settanta fino all’inizio dei Novanta, in Formula Uno, e anche la casa di produzione di minicar, la sempre francese Aixam.

In realtà il giro era vizioso. Tanti genitori casertani hanno acquistato le minicar ai propri figli, servendosi della cocnessionaria di Curti, essendo del tutto ignari del fatto che le auto erano state rubate nell’area dell’agro nocerino sarense, poi portate, anzi, riportate in Francia, in modo da farli sembrare puliti veicoli di importazione.

Al momento non è noto se i titolari di questa concessionaria della provincia di Caserta siano finiti nel registro degli indagati. Dovrebbe essere così, in quanto ciò rappresenterebbe quasi un atto dovuto per rendere le indagini più fluide ed efficaci.

Ma su questo non ci vogliamo sbilanciare, fermo restando che cercheremo di attivarci per quantomeno stabilire quale delle 6 concessionarie di Curti sia coinvolta nella vicenda.