C’eravamo pure commossi con Graziano nel Moscati a ferragosto: “falso allarme”, vuole solo una poltrona
31 Agosto 2018 - 11:50
AVERSA (G.G.) – C’eravamo sinceramente commossi e stavamo già per comprare frustino, cilicio penitenziale e spugne armate di spilli, come quelle che usano i battenti durante i riti di Guardia Sanframondi, dinanzi al gesto di straordinaria umanità e di ancor più straordinario significato civile realizzato da Stefano Graziano il 15 agosto, cioè nel giorno dell’Assunta, in quello in cui c’è un pezzo d’Italia che gode ed un altro pezzo che si sente più solo che mai, con la visita nelle corsie dell’ospedale Moscati di Aversa.
Per tre dì, a mezzogiorno in punto, piangevamo a dirotto ricordando quanto siamo stati cattivi negli ultimi anni con Stefano Graziano. Quella scena di lui tra le corsie di un ospedale di frontiera ce lo riabilitava, associando la sua esperienza politica a quella del grande Marco Pannella, che il ferragosto lo trascorreva sempre, per intero, insieme ai detenuti in una delle carceri italiane.
Proprio nel momento in cui stavamo prendendo le misure del cilicio, è arrivato il solito guastafeste e ci ha detto e dimostrato che Stefano Graziano sta creando un pandemonio nella maggioranza di De Luca, al quale ha chiesto, anzi ha preteso, ricordandogli il sacrificio che ha fatto con il suo passo indietro e che ha permesso al figlio del Governatore di diventare deputato, la poltrona di Presidente della Commissione della Sanità.
Ecco fatto: ora ti riconosciamo. Il 15 agosto al Moscati strumentale ad un obiettivo di potere personale. Meno male. Cominciavamo davvero a vedere un mondo alla rovescia.
Il 5 settembre, quando questa votazione si farà, potrebbe veramente verificarsi una profonda staccatura nella maggioranza, dato che, come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, il consigliere regionale Vincenzo