Che “casino” l’appalto ASL da 21 MILIONI per il 118. Bourelly va alla guerra, poi fa la pace con la Misericordia. Ecco chi spartirà la supertorta

20 Febbraio 2024 - 14:09

Anche nello stesso ricorso al Tar presentato dalla Bourelly contro l’appalto bandito c’è un riferimento all’aggiudicazione alla Confraternita di Caivano, il cui legale rappresentante è sotto processo per aver corrotto funzionari dell’ASL Caserta. Prima contesta aspramente la procedura, temendo forse che la scelta di dare il servizio di emergenza in via esclusiva alle organizzazioni di volontariato fosse un viatico per Misericordia. Poi, improvvisamente, un cambio di strategia

CASERTA – Al momento possiamo scrivere di solo due dei nove operatori che si sono visti aggiudicare la gara da 21 milioni di euro, che diventeranno 31 con l’anno di proroga già pronosticabile, per il servizio 118 dell’Asl di Caserta.

Non torta piena per uno, quindi, bensì la provincia è stata divisa in quattro lotti territoriali, di cui il più importante è sicuramente il terzo, quello da 6 milioni e 394 mila euro, che coprirà l’area dell’agro Caleno e dell’alto casertano, Capua, Piedimonte, Sparanise e dintorni.

A lavorare per il servizio 118 della zona saranno le organizzazioni di volontariato Misericordia di Casoria, soccorso San Gennaro, l’Associazione europea volontario di protezione civile pronto soccorso San Leonardo e l’organizzazione Vivamente.

L’agro Aversano e il litorale Domizio sarà invece coperto nel secondo Lotto dal valore di 4 milioni e 914 mila euro. Ad occuparsene sarà l’associazione

di volontariato Croce Bianca di Salerno.

Per quanto riguarda Caserta capoluogo e la sua conurbazione, che comprende anche i distretti sanitari di Marcianise e Maddaloni, ci saranno due organizzazioni di volontariato, di cui una con un nome ben noto a questo giornale.

BOURELLY CONTRO ASL E BOURELLY VINCE ALL’ASL

Le ambulanze del 118 di questa porzione di territorio dal valore di 5 milioni e 714 mila euro saranno guidate da soggetti volontari o assunti dalle organizzazioni di volontariato Sicilia Emergenza e Bourelly.

In realtà, noi eravamo rimasti alla società Bourelly, quella del soccorso e della rimozione auto, quella del ricorso contro questa gara bandita da Amedeo Blasotti, direttore generale Asl, finito al Tar e al Consiglio di Stato perché ritenuta da Guido Bourelly e famiglia come illegittima, da annullare.

Il ricorso della Bourelly srl si basava la scelta dell’azienda sanitaria locale di Caserta di indire la procedura rendendola possibile solo alle associazioni di volontariato e non alle società, come avvenuto nella precedente gara con cui la società napoletana si è occupata della gestione delle ambulanze in provincia di Caserta.

Un ricorso durissimo, che riteneva “illogica” la scelta dell’ASL Caserta che tornava a utilizzare lo stesso metodo di aggiudicazione che aveva poi favorito un’associazione di volontariato che vede il suo ex titolare, la Misericordia di Caivano e Cuono Puzone, sotto processo per aver corrotto dirigenti della stessa Asl Caserta.

Dobbiamo dire che, nonostante qualche screzio negli anni, in questa occasione fummo d’accordo con le istanze di Bourelly. Anche a nostro avviso, infatti, un servizio da 21, anzi, 31 milioni di euro andava gestito con una procedura ordinaria e non nella maniera che ha già provocato danni alla situazione del servizio 118.

Il Tar Campania e il Consiglio di Stato hanno ritenuto legittima la decisione dell’ASL Caserta, nonostante i dubbi che – non ce ne vogliano i giudici – continuiamo a nutrire sulla bontà della scelta di Blasotti e co.

Invece, la Bourelly non ha continuato ad avere gli stessi nostri dubbi, diciamo così, e l’ha gestita diversamente. Probabilmente, Guido Bourelly si è ricordato di avere all’interno del gruppo societario quello che lo stesso sito definisce il “braccio solidale”, ovvero l’organizzazione di volontariato Bourelly.

Questa compagine ha rimesso in corsa la società Bourelly, pardon l’associazione di volontariato che, infatti, gestirà il quarto lotto.

Strano, comunque, che contestualmente la Bourelly Health Service sia firmataria di un ricorso di fuoco contro la decisione dell’Asl di affidare il servizio 118 in via esclusiva e dall’altra parte partecipa e vince per la stessa procedura contestata con il braccio solidale.

Si ha la sensazione che ad un certo punto la Bourelly, nella sua versione srl o nella sua versione volontariata, avesse maturato l’idea di non aver alcuna chance, di non poter consumare in alcun modo questa torta da 31 milioni, e si era messa di traverso con i ricorsi al Tar prima e al Consiglio di Stato, poi.

Si ha la sensazione, poi, che, a questo punto, oltre a percorrere la strada giudiziaria, Bourelly ha cercato nuovi rapporti politici che si potessero interporre per definire un quadro già delineato a favore della Misericordia e i suoi derivati. Ed è proprio in questi momenti che risalgono conversazioni dirette, avvenute in auto, tra i maggiorenti di Bourelly e un noto politico casertano, il quale, magari, ha svolto una sorta di mediazione con i vertici ASL, con il direttore generale Amedeo Blasotti e con il suo braccio operativo, il direttore amministrativo Giuseppe Tarantino, uno che peraltro di 118 ha mostrato di saperne e di saperne alla grande.

E ORA, MISERICORDIA

4.635.599,39 euro. È questo il valore dell’ultimo lotto ancora da trattare, che ha la sua casa tra Teano e Sessa Aurunca, quindi, nella zona dell’alto Casertano. Ad aggiudicarsi il servizio 118 della zona è un grande nome della storia non esattamente limpida di questa provincia: la Misericordia di Caivano.

La confraternita, infatti, torna a lavorare all’Asl Caserta dopo la cacciata avvenuta meno di tre anni fa a seguito dell’inchiesta relativa alle operazioni corruttive emerse dalle indagini della procura di Aversa-Napoli Nord, operate secondo l’accusa da Cuono Puzone, al tempo presidente e legale rappresentante dell’associazione Misericordia di Caivano, assieme a Francesco Della Ventura, dipendente all’ASL di Caserta e Mario Passariello, per aggiudicare il servizio di trasporti 118 della provincia di Caserta.

Sicuramente, ci diranno che Puzone non è più presente nei quadri dirigenziali della Confraternita, ma resta comunque sconcertante che a tornare in servizio all’Asl Caserta sia un operatore che sarebbe stato favorito da una turbativa d’asta operata proprio tra le stanze dell’azienda sanitaria.

Tornando, infine, al citato Giuseppe Tarantino, quando era a capo della UOC Gestione Economica Finanziaria avrebbe richiesto ed ottenuto dalla Misericordia di Caivano l’assunzione di un operatore, un certo Giuseppe Nappo, come emerge dall’ordinanza che ha poi fatto scaturire il processo.

Ad occuparsi dell’assunzione, scrivono i magistrati a fare da intermediario tra la confraternita e la richiesta di Tarantino se ne sarebbe occupato Della Ventura, uomo di fiducia di Puzone (anche la moglie di Della Ventura era assunta nella Misericordia) e contestualmente dipendente dell’ASL Caserta. Tra le altre cose, in un’altra intercettazione captata dagli inquirenti, Giuseppe Tarantino viene definito come “contentissimo“, dopo che Francesco della Ventura consegna “qualcosa” al direttore del servizio Economico Finanziario. Sempre Della Ventura, nel resoconto che fa a Cuono Puzone dell’incontro con Tarantino spiega che il dirigente gli avrebbe detto: “Franco, qualsiasi cosa serve venite voi e non vi preoccupate“.

Poche settimane dopo questo incontro, proprio dall’ufficio guidato da Giuseppe Tarantino partono due mandati di pagamento, uno dal valore di 213 mila euro per il trasporto infermi, l’altro da 23 mila euro per il personale. Si tratta di liquidazione di prestazioni erogate il mese precedente, cioè nel dicembre 2018, per fatture emesse il 31 dicembre. Poco meno poco più di due settimane dopo, dunque, la confraternita misericordia di Caivano riceve in cassa tutti i soldi del mese appena trascorso. 

Giuseppe Tarantino, pochi anni dopo questo episodio, è stato promosso da Amedeo Blasotti, diventando il direttore amministrativo dell’ASL.

Chiudendo, per ora, il racconto sul servizio 118 e su nomi e metodi di aggiudicazione, ricordiamo anche che i due cugini Guido Bourelly dell’omonima società sono stati indagati insieme ad un funzionario dell’ASL Napoli 1, insieme al capo dell’ufficio gare della Misericordia di Caivano, per concussione in concorso, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture.

L’inchiesta, seguita dalla PM Maria di Mauro, riguardava la speculare gara bandita dalla ASL Napoli Uno, la più grande d’Europa, sempre riguardante il servizio 118, vinta da Bourelly e Misericordia di Caivano che si sono raggruppate insieme, aggiungendo alla RTI anche il marchio rassicurante della Croce Rossa Italiana.