Che pasticcio l’appalto da 20 MILIONI DI EURO sulla discarica di Marruzzella. Il misterioso ribaltone e i 4 milioni di anticipazione. La nuova provincia? Stiamo a posto: Colombiano, Caterino e De Rosa

12 Giugno 2025 - 11:50

I tre tra presidenza, vice e Gisec, con Zannini gran regista. Ci sono 100 milioni di euro da gestire con il PNRR, oltre a 15 milioni per un grosso appalto rifiuti. Sulla gara da 20 milioni, c’è un ricorso al Consiglio di Stato dopo l’incredibile ribaltone e quanto deciso dalla commissione sull’offerta tecnica. Nonostante ciò, all’impresa beneficiaria del ribaltone, con cantiere semi fermo, sono stati dati 4 milioni in acconto

CASERTA (g.g.) – Ci ha significativamente interessato una dichiarazione del candidato a presidente della Provincia, Anacleto Colombiano, il quale ha detto, in buona sostanza, che vanno salvate alcune delle cose della precedente amministrazione, quella di Giorgio Magliocca.

Inoltre, ha aggiunto che vanno portati a termine i progetti. Ora, visto che si parla di 100 milioni di euro per la Provincia in arrivo dal PNRR, si capisce che la vita imprenditoriale di Anacleto Colombiano, rispetto alla quale quella politica è puramente ancillare, subordinata, secondo il nostro punto di vista, tale affermazione non è del tutto rassicurante, nel momento in cui Colombiano andasse a ricoprire il posto di presidente della Provincia, lasciando all’ex sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, il ruolo di vicepresidente, almeno fino a quando, nel dicembre prossimi, i consiglieri comunali della provincia di Caserta saranno chiamati a scegliere i prossimi 16 membri dell’assemblea provinciale.

Ma quello che tanti non sanno è che moltissimi danari si stanno muovendo nel settore dei rifiuti. Ora, senza voler assolutamente maliziare su nulla, c’è qualcuno che può contestare il fatto oggettivo che Giovanni Zannini, ossia il comandante in capo dell’operazione Provincia-Colombiano, così come lo fu nel 2021 per Giorgio Magliocca, sia anche il presidente della Commissione regionale che si occupa di Ecologia e Rifiuti?

Senza voler maliziare, qualcuno può contestare che questa posizione gli ha concesso, così come a Gennaro

Oliviero, suo predecessore nella passata legislatura, di venire in contatto con decine e decine di aziende del settore, tra cui autentici colossi capaci di bandire gare enormi, come quella bandita l’anno scorso dalla Provincia di Caserta da 20 milioni sul landfill della discarica di Marruzzella, che poi significa ridurre il volume, drenare e bonificare la parte oggetto della rimozione di centinaia e centinaia di tonnellate di rifiuti?

Finanche noi, che le carte le sappiamo leggere, ci abbiamo capito ben poco da quello che è stato pubblicato. E sapete perché l’amministrazione provinciale, in questo caso con il dirigente Giovanni Solino, ha pubblicato molto poco. Al riguardo sarebbe molto interessante ascoltare la tesi di Solino che, in passato e forse anche nel presente, si è molto impegnato sui temi della legalità. In modo che noi – e attraverso noi i casertani – possiamo finalmente comprendere cosa sia successo in questa gara, dato che CasertaCe né i verbali di questa gara, né i dati sulla società consorziata, incaricata dall’aggiudicatario a compiere questi lavori.

Rassicurante che Gianni Solino abbia come riferimento un grande esperto del settore, uno che conosce benissimo la mappa delle imprese che vi operano, ovvero il professor Perillo di Sessa Aurunca, di cui, raramente, ci siamo occupati in passato. Noi, in assenza di chiarimenti, in assenza di documenti della provincia, ci dobbiamo arrangiare. E lo facciamo ponendo delle domande a Gianni Solino.

E’ vero che questa gara è stata aggiudicata attraverso il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che incuba sia il ribasso, sia le cosiddette migliorie ma che costituiscono l’offerta tecnica, consistenti nel rilanciare, nell’aggiungere al bando, al capitolato degli elementi (per l’appunto) migliorativi dello stesso? E’ vero che c’è stata un’aggiudicazione ad un soggetto economico, ma che successivamente il secondo classificato ha presentato ricorso al Tar, atto che ha portato la commissione a rivedere il contenuto dell’offerta tecnica, con conseguente modifica dei punteggi, i quali hanno portato ad un ribaltone, per effetto del quale, la seconda classificata è diventata prima e dunque aggiudicataria? E’ vero che, nonostante il fatto che ci sia un ricorso presentato al Consiglio di Stato da parte della “ribaltata”, l’amministrazione provinciale abbia dato il via libera ad un acconto da 4 milioni di euro all’impresa che ha ribaltato l’esito della gara con il suo ricorso?

Ora, conoscendo gli usi e costumi della Provincia e della Gisec, può anche darsi che il cantiere sia stato aperto e i lavori consegnati formalmente, in modo da giustificare questo acconto. Può darsi, ma noi non abbiamo alcuna prova, visto che la Provincia era e resta un porto delle nebbie e continua a violare la legge sulla Trasparenza degli atti amministrativi ogni giorno.

Ma mettiamo che il consiglio di Stato dia ragione alle ragioni del consorzio o dell’impresa ribaltati, cosa succede con quei 4 milioni? Ecco perché noi, conoscendo la storia imprenditoriale di Anacleto Colombiano e della sua famiglia – e su questa non c’è alcuna valutazione di censura – siamo molto preoccupati nel momento in cui vediamo che la candidatura di Colombiano è frutto di un nocciolo duro, formato da lui, da Vincenzo Caterino, presidente della Gisec e che fa finta di non vedere i quasi 5 milioni di euro accumulati dal comune di San Marcellino come debito con la citata Gisec, e da Marcello De Rosa.

Vorremmo lanciare un sondaggio: casertani, ma voi vi sentite tranquilli a sapere che tra una ventina di giorni questa trimurti avrà in mano la Provincia e andrà a gestire appalti che, tra PNRR e rifiuti (un altro da 15 milioni è in rampa di lancio, hanno un valore complessivo sicuramente di 150 milioni, con tendenza ai 200 milioni di euro?