Che ruolo hanno i dispositivi tecnologici per il benessere degli sportivi?
7 Luglio 2025 - 10:40

Durante il corso degli ultimi anni i dispositivi per il benessere del singolo, sia questo uno sportivo o meno, hanno assunto un ruolo sempre più centrale. Siamo passati da quello che era il mero monitoraggio delle prestazioni fisiche a un ruolo più espanso, in cui esiste il supporto al recupero, alla gestione dello stress ma anche all’ottimizzazione generale dello stile di vita.
Attraverso l’evoluzione tecnologica abbiamo visto accessori apparentemente semplici come orologi, fasce, anelli diventare sensori di vario genere, tutti dotati di strumenti informatici per l’analisi e il supporto, in grado di aiutare concretamente la singola persona a monitorare il proprio stato di salute, avendo poi i dati per il miglioramento delle performance sportive.
L’elemento che forse più di altri sorprende è la capacità interpretativa che le nuove tecnologie hanno di tutti i dati che vengono raccolti da questi strumenti. La somma dei dispositivi sopra descritti permettono di rilevare con una precisione di livello medico parametri come frequenza cardiaca a riposo (e annessa variabilità), qualità del sonno e livello di ossigenazione del sangue, il tutto con una costanza di 24 ore su 24.
Come districarsi in questo universo votato al benessere?
Prima di scendere nel dettaglio nell’argomento è importante avere chiaro un piccolo dettaglio: i dispositivi di cui andiamo a parlare oggi sono solo una piccola branca di un mondo decisamente più grande, in cui fanno capolino anche i vaporizzatori come il Crafty Plus o i frigoriferi intelligenti. I cosiddetti wearable infatti permettono di personalizzare in maniera estrema il proprio percorso nell’universo del benessere, il tutto avendo la contezza di mettere l’individuo al centro dell’esperienza e accompagnandolo in un percorso equilibrato prima e consapevole poi.
L’area dove questi dispositivi sembrano andare per la maggiore è sicuramente quella del recupero: da tempo infatti la scienza ha confermato quello che una volta era soltanto un sospetto ovvero il fatto che il progresso fisico si può misurare al di fuori dello sforzo, tenendo conto di come il corpo riesce a rigenerarsi e a tornare a una fase neutrale. Attraverso le tecniche di monitoraggio del sonno, ad esempio, è possibile discernere il livello di stanchezza e affaticamento del sistema nervoso, comprendendo così quanto e come rallentare.
Monitoraggio, quindi, ma non solo: c’è tutto mondo che si affianca al mondo del “passivo” e sfocia nell’universo di pratiche attive che si possono seguire.
Strumenti efficaci per problemi universali
Probabilmente se frequentate una palestra di alto livello ne avrete vista almeno una; di che stiamo parlando? Di pistole massaggianti, ovvero di dispositivi pensati appositamente per intervenire in maniera attiva sul corpo! Attraverso l’azione meccanica, ad esempio, le pistole massaggianti aiutano a favorire il rilascio miofasciale e sciolgono la tensione muscolare che si può costruire dopo l’allenamento. Esistono anche sistemi di stimolazione muscolare elettrica che sono utilizzati ad alti livelli ed hanno multiple funzionalità: migliorare la circolazione, alleviare il dolore, riattivare i muscoli che sono poco stimolati, evitare il peggioramento di condizioni cardiache, etc.
Volendo è possibile prendere in esame anche soluzioni meno tecnologiche: ci sono tappetini di ago pressione che si stanno pian piano facendo spazio nel quotidiano di chi si vuole soltanto rilassare e che rappresentano un perfetto esempio di strumento low-tech per velocizzare il recupero da un infortunio o migliorare un eventuale protocollo di stretching. Perché poi non parlare degli strumenti completamente digitali che possono aiutare a vivere una vita soddisfacente in un simile ecosistema?
La consapevolezza nel proprio atto del respirare è una disciplina antica che ad oggi è diventata più accessibile che mai grazie alla tecnologia. Attraverso protocolli di respirazione è possibile stimolare il sistema simpatico nei momenti di attivazione del respiro, e quello parasimpatico nei momenti in cui invece è necessario rilassarsi. Esistono piattaforme che rendono il respirare secondo criterio un’esperienza coinvolgente o accessibile, offrendo contestualmente a tutti uno strumento semplice ed estremamente potente.
Non più una nicchia
Se c’è una cosa di cui poter essere ragionevolmente certi, è che questi dispositivi non rappresentano più un fenomeno di nicchia bensì sono strumenti concreti che quando usati con consapevolezza portano al miglioramento netto e importante delle performance fisiche. Questi strumenti riescono ad aiutare nella prevenzione degli infortuni, riesco a far dormire meglio le singole persone e permettono di affrontare il quotidiano con una marcia in più.
Ci sono tutti gli estremi per poter pensare che, nel corso dei prossimi anni, il loro ruolo crescerà ancora diventando parte integrante di un approccio sempre più integrato e intelligente rispetto il benessere personale del singolo. Ci stiamo avvicinando all’epoca in cui corpo e mente lavoreranno sempre più a stretto contatto.