ELEZIONI. CINQUESTELLE, parlamentarie con raccomandati. Secondo noi tra gli uscenti Del Monaco e Santillo solo uno avrà un posto utile. Di Maio con le “pezze in fronte” e il destino kamikaze di Marianna Iorio e di Margherita Del Sesto

16 Agosto 2022 - 18:16

Sono due le posizioni più rilevanti rimaste dentro al perimetro dei Cinquestelle grillin-contiani: quella del deputato uscente, il maddalonese Antonio Del Monaco e quella del senatore uscente, il casapullese Agostino Santillo.

 

 

CASERTA (g.g.) In linea con il loro lessico che fu e che contribuì alla oceanica vittoria elettorale del 2018, possiamo tranquillamente affermare che, di tutto quello che sta succedendo in queste ore nella costellazione che Beppe Grillo costituì dieci anni fa e che oggi è totalmente esplosa in mille frammenti, non si capisce un cazzo.

Ci verrebbe da dire, al leader attuale Giuseppe Conte, ma anche allo stesso Grillo e, perché no, anche allo scissionista Gigino Di Maio, alla romanesca maniera, “ma annate un po’ affanculo”, per non dire “annate a morì ammazzati”.  I grillin-contiani, quelli del movimento “una testa, un voto” e “una testa, un potenziale candidato al Parlamento”, stanno tenendo le loro parlamentarie in forma piuttosto singolare: da una parte ci sono 1885 persone che si sono proposte per le candidature a Camera e Senato, non sappiamo se sulle piattaforme protette questo elenco è totalmente pubblicato, se ne conosce qualche nome, come, ad esempio, quello dell’ex ministro Toninelli, del deputato casertano Del Monaco. Ma poi ci sono 15 persone che vengono, in pratica, estrapolate da un elenco di quelli che non sono più degli “uguali”, bensì dei “disuguali”, che vengono pubblicati da tutti i giornali come il listino di Giuseppe Conte, il quale, riteniamo con il placet di Beppe Grillo, ha messo in rete, nel sito ufficiale del movimento, questa sua lista. Beh,  passare dal principio, anzi, dalla filosofia del cittadino-deputato o del cittadino-senatore, a questa sorta di governo degli ottimati, degenerazione ma, sostanzialmente, pausa della democrazia ateniese nei momenti di grande pericolo o di grande conflitto, ce ne passa e ce ne passa proprio assai assai.

Comunque, tornando alle cose nostre, si può ragionevolmente ritenere che, pur essendo la Campania, soprattutto la Campania prim’ancora della stessa Sicilia, un luogo dove Cinquestelle è in grado ancora di esprimere un consenso ragguardevole, grazie al Reddito di cittadinanza, sarà piuttosto problematico per i candidati al maggioritario, battere, come successe nel 2018, contemporaneamente tutte le altre coalizioni, cioè quella di centrodestra, quella di centrosinistra e quella, nuova, di centro, fondata da Matteo Renzi e Carlo Calenda. Comunque, se qualche remota possibilità di aggiudicarsi uno solo dei collegi uninominali che eleggeranno in Italia 132 deputati e 66 senatori, questa chance, ripetiamo, comunque di improbabile realizzazione, i Cinquestelle se la giocheranno proprio in Campania. Dovranno andare, però, ben oltre il 20%, rispetto al 10% che gli viene accreditato a livello nazionale. Non impossibile, ma, ripetiamo, improbabile. Ecco perché l’attenzione si sposta sui due collegi plurinominali che coinvolgono la provincia di Caserta: quello della Camera, che la comprende insieme alla provincia di Benevento e quello del Senato, molto più ampio, che comprende le province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento.

Sono due le posizioni più rilevanti rimaste dentro al perimetro dei Cinquestelle grillin-contiani: quella del deputato uscente, il maddalonese Antonio Del Monaco e quella del senatore uscente, il casapullese Agostino Santillo.

Se alla Camera esiste una concreta possibilità che il posto di capolista vada ad un casertano, al Senato bisognerà considerare anche le istanze provenienti dalle province di Salerno, Avellino e Benevento. Solo il posto di capolista, infatti, fornisce ampie possibilità, a chi lo andrà a ricoprire, di vedersi eletto, soprattutto alla Camera, ma può darsi anche al Senato.

Ora, mettiamo che con questo casino delle parlamentarie, che si chiuderanno stasera alle 22, sia Del Monaco che Santillo saranno candidabili, a chi sarà dato il collegio plurinominale di Caserta e Benevento? A Del Monaco o a Santillo? E al non prescelto verrà offerto il posto di capolista al Senato, riducendo il collegio plurinominale alla sola provincia di Caserta, ignorando le altre tre? Questa seconda ipotesi ci sembra improbabile. Ma ripetiamo, prima di parlare di una concorrenza reale tra i due uscenti, meglio aspettare gli esiti di queste parlamentarie con tanto di lista di raccomandati di cui fanno parte, però, anche personalità importanti, a partire da quella dell’ex coordinatore della Dda di Napoli e, successivamente, capo della Direzione distrettuale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Subito dopo cercheremo di capire come verranno utilizzati gli esiti del voto interno, perché anche questo non è che si sia capito granché.

Per quanto riguarda invece, gli scissionisti di Di Maio, già il buon Gigino dovrà combattere per aggiudicarsi l’unica cosa che il Pd gli ha potuto concedere e, cioè, il collegio uninominale della sua Pomigliano d’Arco. A quanto si dice, infatti, lo stesso Giuseppe Conte ha intenzione di andare a rompergli le scatole, candidandosi a sua volta nel maggioritario dello stesso collegio. Solo che Conte sarà capolista in tanti collegi del proporzionale e, dunque, sarà eletto sicuramente, ma se Di Maio perde il collegio maggioritario, torna a casa e al massimo potrà contare sulle entrature romane che ha costruito negli ultimi anni, partendo, ad esempio dal suo compagno di banco, America, già inserito a suo tempo nell’azienda di Stato, Leonardo.

Chi lo ha seguito nella scissione, avrà possibilità che rasenteranno lo zero. Ad  esempio, in almeno uno dei due collegi uninominali rimasti vuoti in provincia di Caserta, per la Camera dei deputati, dovrebbe scendere in campo una tra Marianna Iorio, vero ufo, che sta per oggetto volante non identificato, della quale abbiamo letto, se non andiamo errati, un solo comunicato in quasi cinque anni di legislatura. In alternativa a Marianna Iorio, potrebbe candidarsi, sempre in quota Di Maio, l’impiegata comunale Margherita del Sesto.

E per ora, è tutto. Tenetevi collegati perché qualche notizia, tra la giornata e la serata, potremmo ancora darvela.