CLAN DEI CASALESI. Il pentito Barone: “Diana approfittò della parentela con Salvatore Nobis per le sue attività”

12 Gennaio 2023 - 19:36

Il collaboratore di giustizia ascoltato in videoconferenza nel procedimento a carico dell’imprenditore Giovanni Diana, accusato di collegamenti con la cosca.

SAN CIPRIANO D’AVERSA (tp) Questa mattina in videoconferenza è stato ascoltato il collaboratore di giustizia Michele Barone nell’ambito del processo a carico di Giovanni Diana titolare di un’azienda bufalina di San Cipriano, accusato di presunti collegamenti con il clan dei Casalesi. Il processo si sta celebrando dinanzi al tribunale di Napoli Nord, pm Maurizio Giordano. Il pentito rispondendo alle domande dell’avvocato Paolo Caterino, difensore di Diana (attualmente completamente libero) ha detto “che l’imputato avrebbe approfittato della sua parentela con Salvatore Nobis alias scintilla per alcune attività”. Non ha spiegato però al legale del Diana “su quale attività in particolare”. Il procedimento in questione nasce da un fascicolo più corposo che portò in cella diversi personaggi del clan come Renato Reccia. Il giudice ha rinviato l’udienza al 13 febbraio.