Conservatorio fantasma a MARCIANISE. Una sede distaccata che non possiede neanche un pianoforte e noleggia strumenti a fiato in piena pandemia da Covid

2 Aprile 2021 - 18:00

MARCIANISE – Durante l’ultima assise, i consiglieri comunali di “Marcianise Futura” Raffaele Delle Curti e Lina Tartaglione hanno interrogato la giunta comunale sul tema della sede distaccata del Conservatorio Musicale “Martucci”, facendo propri gli interrogativi che Casertace poneva in un articolo di inizio marzo.

Ricapitoliamo:

lo scorso 23 dicembre 2020, il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” ha inviato al Comune di Marcianise il prospetto dei costi, pari a 44.214,67 euro, per il funzionamento dei corsi accademici 2019/2020 tenutisi presso la sede decentrata di Marcianise, ovvero nell’immobile comunale di via San Giuliano che un tempo ospitava gli uffici del Giudice di Pace.

Il Comune di Marcianise ha “verificato la congruità” della documentazione trasmessa a rendicontazione delle singole voci di costo, determinando dunque di “contribuire” alle spese sostenute dal Conservatorio di Salerno per un importo di 30mila euro.

Tutto questo risponde a quanto stabilito dall’articolo 5 della Convenzione stipulata tra l’ente comunale e il Conservatorio di Salerno il 17 aprile 2019:

“Si prevede l’impegno dell’ente a contribuire per un importo massimo di euro 30.000,00 per ciascun anno accademico, al netto delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile sede del Conservatorio – di proprietà del Comune di Marcianise e concesso in comodato gratuito al Conservatorio – e delle spese per utenze (acqua, acque reflue, metano, energia elettrica, linea telefonica e dati internet)”.

Ci chiediamo: è dato sapere quanti e quali sono i corsi attivi? Quanti studenti li frequentano?

I consiglieri Delle Curti e Lina Tartaglione, inoltre, hanno constatato che gli studenti sono obbligati a recarsi a Salerno per gran parte delle materie complementari e che il Conservatorio ha “necessitato” del noleggio di strumenti musicali a dir poco basilari, quali, ad esempio, il pianoforte e gli strumenti a fiato, oltretutto in un periodo peculiare quale quello della pandemia. Come fa un Conservatorio a non avere un pianoforte e “chi è il pazzo – si chiedono i consiglieri – che affitta strumenti a fiato in pieno periodo di Covid-19?

Né loro, né noi, abbiamo ancora ricevuto risposta.

Vi lasciamo il video dell’interrogazione consiliare:

https://fb.watch/4ByuRJPPFb/

Lina Tartaglione e Raffaele Delle Curti

Lina Tartaglione e Raffaele Delle Curti