IL NOME. Usa l’ascensore per vendere cocaina, hashish e crack. Arrestato mentre è già ai domiciliari
19 Febbraio 2025 - 23:18
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Colto in flagranza
CASAGIOVE – Nonostante agli arresti domiciliari, un 32enne di Casagiove, Antonio Di Lauro, continuava a spacciare hashish, cocaina e crack. Per questo motivo, nel corso della notte, è stato arresto dai carabinieri della Stazione di Casagiove che lo hanno colto in flagranza di reato.
In particolare, venuti a conoscenza, a seguito di attività informativa, che l’uomo, nonostante ristretto ai domiciliari, continuava a spacciare droga, i militari della Stazione di Casagiove, nel corso della notte, hanno deciso di organizzare uno specifico servizio di osservazione nei pressi della sua abitazione. Alle ore 00.30, poco dopo aver intrapreso l’attività, i militari dell’Arma, posizionati in modo defilato, hanno notato giungere e fermarsi nei pressi dell’abitazione del 32enne, un’autovettura Renault Scenic con due persone a bordo e dalla quale è sceso il solo conducente. Questi, avvicinatosi all’edificio d’interesse, dopo aver suonato al citofono e ottenuto l’accesso all’androne, si è quindi recato all’ascensore, all’interno del quale ha appoggiato una banconota da 20 €. Dopo pochi secondi l’ascensore è ritornato al piano con all’interno dello stupefacente. Dopo averlo prelevato, il 22enne acquirente si è allontanato. Fermato dai carabinieri è stato trovato in possesso di una bustina in cellophane contenente gr. 2 di hashish.
E quindi scattata la perquisizione preso l’abitazione del 32enne agli arresti domiciliari durante la quale, nella stanza salotto, all’interno di un cofanetto posto nelle immediate vicinanze del divano, sono stati rinvenuti gr. 1.70 di cocaina, gr. 1,50 di crak, un bilancino di precisione e la somma contante di € 60. Nella camera da letto, invece, all’interno di un portagioie, è stata rinvenuta una busta in cellophane contenente gr. 1,40 di hashish. Rinvenuti e sequestrati anche due telefoni cellulare ritenuti funzionali all’attività di spaccio.
L’arrestato è stato nuovamente posto ai domiciliari, in attesa di rito direttissimo.