Coop in odor di mafia nella Rsa di via De Falco, prosegue ad oltranza la protesta dei 47 operatori licenziati dall’Asl

14 Febbraio 2023 - 16:46

Da domani dovrebbero entrare in servizio i 5 infermieri scelti dall’Azienda sanitaria locale, ma ad oggi non hanno firmato alcun contatto. Domani alle 10 presidio davanti alla Prefettura.

CASERTA Domani mattina dovrebbero entrare in servizio i 5 infermieri reclutati dall’Asl di Caserta nella Rsa di via De Falco. Una situazione inverosimile, visto che ad oggi, questi infermieri non hanno firmato alcun contratto, tanto più che i vecchi operatori, ben 47, continuano a lavorare nella struttura, senza stipendio e da domani dovrebbero affiancare i cinque, nuovi operatori scelti dall’Azienda sanitaria locale. Ricordiamo che continua il presidio all’esterno della Residenza sanitaria assistita di via De Falco a Caserta, gestita per anni dalla cooperativa Nestore, “fatta fuori”, poi, per infiltrazione camorristica e sostituita da Filipendo, che in un paio di mesi ha fatto la stessa fine.

I lavoratori stanno correndo il serio rischio di perdere il posto a causa della decisione dell’internalizzazione del servizio, voluta dalla Asl di Caserta proprio in seguito alle interdittive della Prefettura ai danni delle due società (Nestore prima e Filipendo, poi).

Da giorni i dipendenti combattono contro questa decisione che, in buona sostanza, tra affidamenti da parte dell’istituzione della sanità pubblica casertana finiti in mano a personaggi legati, secondo le accuse della Dda, alla criminalità organizzata, e interdittive antimafia alle cooperative assegnatarie del servizio, rischiano di perdere il lavoro, poiché l’Asl di Caserta ha deciso di mettere propri operatori all’interno della struttura.

Da domani mattina alle 10, presso la Prefettura, è previsto il presidio dei 47 Oss licenziati, di fatto, dalla Asl.