Il focus CORONAVIRUS A MADDALONI. Cresce pericolosamente l’indice di contagio. È ancora distante da quello di Marcianise, ma il rischio zona rossa c’è

26 Ottobre 2020 - 16:05

Vi proponiamo una serie di calcoli aritmetici fondanti sul confronto tra due città che hanno in pratica gli stessi abitanti

 

MADDALONI – Nell’affrontare analiticamente la progressione aritmetica che ha portato all’ordinanza con la quale De Luca ha dichiarato la città di Marcianise, relativamente al suo centro urbano, zona rossa, con conseguente lockdown, abbiamo utilizzato anche i numeri di altri Comuni allo scopo di tenere viva una struttura di confronto tra quello di speciale che è successo a Marcianise e quello di speciale, ma non al punto di arrivare alla zona rossa, che è capitato e sta capitando in altri centri della provincia.

Tra le città esaminate, c’è stata anche quella di Maddaloni.

In premessa vi diciamo che in questo caso il confronto con Marcianise è particolarmente efficace dato che si tratta di due Comuni con una popolazione residente molto simile: Marcianise, infatti, conta 39.423 abitanti, mentre Maddaloni ne conta 39.093 (dati Istat 2017).

Un numero perennemente in gara con quello di Marcianise per la palma di terza città più popolosa della provincia di Caserta dopo il capoluogo ed Aversa.

Stabilito questo, bisogna anche dire, così come abbiamo scritto ieri, che il volume di partenza del contagio di Maddaloni era piuttosto limitato, nella sua dimensione. E anche nelle prime due settimane del mese di ottobre, pur crescendo la cifra dei nuovi positivi, questa non ha assunto un numero assoluto tale da attivare quelle valutazioni aritmetiche che costituiscono la base per la decisione su una zona rossa.

Ma siccome qualcosa di serio è accaduto anche nelle ultime 48 ore, e avendo promesso ai lettori, soprattutto a quelli maddalonesi, che Casertace avrebbe tenuto monitorata la situazione, eccoci di nuovo sul pezzo.

Il 2 ottobre a Maddaloni c’erano 43 positivi al Covid;

l’8 ottobre i positivi erano diventati 58, con un aumento di 15 nel corso di una settimana, che rispetto a 43 è più del 40%, ma in una struttura fatta di piccoli numeri. Perché, come abbiamo scritto ieri, se da un caso di Covid si passa a 2 si registrerà un aumento del 100%, che sarà comunque molto meno allarmante rispetto a un 30% che parte da quota 100 e arriva a 130;

il giorno 11 ottobre, cioè solo 72 ore dopo la rilevazione precedente, la città di Maddaloni toccava quota 66. Niente di che, 8 in più in tre giorni, siamo sul ritmo dell’intervallo temporale precedente;

Il 18 ottobre, cioè una settimana dopo la rilevazione appena illustrata, le positività al Covid sono arrivate a quota 114. Qui, in una settimana, si è registrato un incremento di 48 casi, pari al 72%, quindi nettamente superiore al 33% della nostra prima rilevazione.

Proseguiamo con la rilevazione di sabato 24 ottobre, 6 giorni dopo: 168 positivi, 54 casi in più.

Occhio, perché qui crescendo il numero assoluto, il 47% di questa progressione diventa più insidioso e preoccupante del 72% di quella precedente.

Ma la decisione di scrivere questo articolo è derivata dal numero registrato ieri, domenica 25 ottobre, quando a Maddaloni si è arrivati a 203 nuovi positivi.

In sole 24 ore si sono registrati ben 35 contagiati in più, cioè un incremento del 21%.

Monitoraggio stretto, dunque, perché se questo trend dovesse essere confermato, costituendo una media di 30, dunque più contenuta dei 35 appena citati, porterebbe a un aumento dei casi in numero pari a 210 unità.

In poche parole si andrebbe a sfondare quota 100%, ma partendo da una base già significativa.

Per cui, oggi, noi facciamo quello che abbiamo ritenuto fosse inutile fare ieri, cioè i conti epidemiologici, quelli che l’Asl di Caserta fa male, perché – incredibile ma vero (CLICCA QUI) – qui viene considerato il dato degli attualmente positivi, contaminato da altre grandezze come quella dei deceduti e dei guariti, e non quello della progressione del numero di coloro che vengono contagiati dal coronavirus, unica grandezza che conta sul serio. Come abbiamo fatto per Marcianise, dunque, facciamo anche per Maddaloni.

Dal 2 ottobre (43 casi) al 25 ottobre (203 casi), si registra un aumento pari a poco più del 472% che, beninteso, nel calcolo totalmente sballato che l’Asl ha fatto per Marcianise, già costituirebbe una condizione per dichiarare anche in questo caso la zona rossa, ma che avendo scavallato solo oggi la quota 200 (mentre Marcianise ormai è ben al di là di quota 250) presenta anche altri fattori determinanti per la dichiarazione di zona rossa.

Precisamente, Marcianise – come abbiamo scritto stamattina – ha espresso un incremento di casi tra il 2 e il 24 ottobre del 317%, aumentato al 324%, cioè 7 punti in più, nell’intervallo che va da sabato 24 ottobre a domenica 25 ottobre.

In parole povere, Maddaloni da 2 ottobre a ieri segna un aumento molto superiore a quello di Marcianise. Ma vanno considerati i numeri più piccoli, che in parte neutralizzano questa differenza.

E allora arriviamo al numero indice, che ci dà un’affidabilità nel momento in cui andiamo a misurare l’incidenza attuale del virus in una città sulla popolazione residente.

L’indice di Marcianise, valutato da noi stamattina a 5,4 casi ogni 1000 abitanti, cioè lo 0,54%, lo aggiorniamo alla luce dei 13 positivi in più registratisi tra sabato e domenica: 5,47 casi per ogni 1000 abitanti, dunque quasi lo 0,55%.

Per Maddaloni, invece, si è registrato un incremento, dal 2 ottobre al 25, di 10 casi, che divisi per la popolazione fa 4,09 nuovi positivi per ogni 1000 abitanti.

Ergo: Maddaloni sta ancora messa meglio di Marcianise, nonostante un’esponenzialità dei suoi incrementi maggiore, proprio per quel discorso delle cifre basse o più alte che abbiamo spiegato.

Ma l’indice sta crescendo e dunque domani vi diremo quanto manca a quella quota 5 e mezzo dalla quale può nascere un provvedimento di zona rossa.

Lo faremo anche con altri Comuni.