CORONAVIRUS. Uno studio rivela: “In CAMPANIA zero contagi il 20 aprile”, ma per il momento non ci convince. Ecco perché. I DATI REGIONE PER REGIONE

30 Marzo 2020 - 14:42

REGIONALE –  La discesa della curva epidemica in Italia, peraltro ancora non iniziata malgrado i primi segnali positivi, potrebbe concludersi intorno ai primi di maggio con il raggiungimento del fondamentale obiettivo “contagi zero”. E’ la previsione di una ricerca condotta dall’Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief), che indica sostanzialmente tre date in base alle previsioni piu’ ottimistiche o piu’ pessimistiche, sulla base dei dati della Protezione Civile che pero’, avvisano i ricercatori, non danno la misura del totale delle persone infettate, che e’ “probabilmente maggiore di un intero ordine di grandezza“.

Il giorno dei “contagi zero” in tutto il Paese, sulla base di queste curve, potrebbe essere il 5, il 9 o il 16 maggio. Ma e’ un termine condizionato dalle differenze sostanziali di crescita tra una Regione e l’altra: seguendo la curva piu’ ottimistica, in Liguria, Basilicata e Umbria la data potrebbe essere addirittura il 7 aprile, in Sicilia il 14 aprile, cosi’ come in Veneto, in Piemonte il 15 aprile, nel Lazio il 16. Piu’ tempo per la Lombardia, che deve aspettare il 22 aprile, mentre l’Emilia Romagna raggiungera’ il target il 28 aprile. Per la Campania,

il giorno dei contagi zero dovrebbe essere, in base a questo studio, il 20 aprile. E qui ci inseriamo un attimo noi di CasertaCe e di NapoliCe. Non è impossibile che tra 21 giorni la Campania segni zero nuovi casi o pochi. Ma non è neppure impossibile che questo non avvenga. Cosa vogliamo dire: la progressione aritmetica su cui si basa la studio che poi fa i suoi calcoli attraverso una funzione a più incognite, a nostro avviso non possiede una precisa strutturalità. I ritardi nella messa a punto del sistema delle diagnosi che fa della Campania una delle peggiori regioni d’Italia, nella proporzione tra tamponi e abitanti, ha fatto sì che solo da pochi giorni, nelle nostre province, sia partito un meccanismo che consente di esaminare un numero almeno decente di tamponi. Quando saranno trascorsi almeno 5 o 6 giorni e in base a questa platea di analisi si svilupperanno le cifre più credibili, più reali sui nuovi contagiati, si potrà, essendo diventata più affidabile la raccolta e l’analisi dei tamponi, costruire quella progressione aritmetica da cui poi si andrà a disegnare un diagramma di trend rappresentativo della funzione alla base della simulazione di questo Istituto di ricerca, che noi non ci sentiamo di definire un think tank, perché comunque è finanziato dalla Banca d’Italia, organismo indipendente solo sulla carta. Ovviamente noi seguiremo il lavoro di questi ricercatori, perché si tratta di gente preparata che nei prossimi giorni potrà aggiornare queste previsioni, acquisendo strutture aritmetiche più numerose e meglio in grado di diventare strumento per il modello di previsione.

Ultima, come detto, la Toscana, che il 5 maggio (nell’ipotesi migliore) potrebbe toccare quota zero.

I dati regione per regione non sono però del tutto affidabili, poiché possono cambiare radicalmente da un giorno all’altro e portare un forte cambiamento nelle previsioni. I numeri nazionali, invece, indicano in ogni caso nell’inizio di maggio la possibile data per sconfiggere definitivamente la pandemia.

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