Corruzione e turbativa d’asta, alle battute finali il processo The Queen: invocate le assoluzioni per sindaci e dirigenti
16 Giugno 2023 - 17:58
Sono 39 gli imputati nel processo.
AVERSA. Oramai agli sgoccioli il cosiddetto processo The queen che vede alla sbarra 39 imputati. Sarà la Terza Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dopo le discussioni degli avvocati, a dover decidere la condanna o, l’assoluzione per i 39; sotto processo il progettista Guglielmo La Regina (di qui il processo chiamato The Queen), l’ex sindaco di Alife Giuseppe Avecone, l’ex sindaco di Casapulla Ferdinando Bosco, l’ex sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro (Domenico) e, ancora, Claudio Accarino, Pasquale Amato, Michele Apicella, Aldo Aveta, Vito Cappiello, Marco Cascella, Mario Cerrone Palermo, Luigi Conte, Carlo Coppola, Claudio D’Alessio, Andrea D’Aniello, Claudio De Blasio, Domenico De Cristofaro, Luciano Di Fraia, Rino Di Mola, Francesco La Regina, Daniele Maramma, Mario Martinelli, Salvatore Mazzocchi, Raffaele Meo, Andrea Nunziata, Umberto Perillo, Carlo Antonio Piccirillo, Raffaele Piccolo, Antonio Domenico Ranauro, Corrado Romano, Antonio Sommese, Pasquale Sommese, Vincenzo Sposito, Sergio Stenti, Raffaele Testa, Gabriele Venditti, Salvatore Visone, Alessandro Zagaria, Raffaele Zoccolillo.
Tutti loro rispondono, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e concorso esterno in associazione camorristica,
Nel corso della sua requisitoria il sostituto procuratore della Dda Maurizio Giordano aveva formulato 22 richieste di condanna.
Sette anni sono stati richiesti per Guglielmo La Regina, fulcro dell’inchiesta e per Rino Dimola di Aversa. Sei anni, invece, per l’ex assessore regionale Pasquale Sommesse e per il suo segretario Antonio Sommese, mentre rischiano 5 anni Giuseppe Avecone di Alife, Raffaele Zoccolillo di Piedimonte Matese, Domenicantonio Ranauro, e Gabriele Venditti, 67enne; di quattro anni, invece, è la richiesta di condanna per il ristoratore di Casapesenna, Alessandro Zagaria e Vincenzo Sposito.
Per Carlo Antonio Picirillo di Portico di Caserta, Raffaele Testa di Pastorano, Andrea D’Aniello di Gricignano D’Aversa e Raffaele Piccolo di Casapesenna la richiesta è stata di tre anni mentre per l’ex sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro, in qualità di presidente dell’Ordine degli Architetti, il pm ha richiesto una condanna a due anni.
I reati contestati a vario titolo restano quelli di corruzione e turbativa d’asta. Nel mirino degli inquirenti sono finiti 18 appalti concessi tra il 2013 e l’inizio del 2016 da vari comuni del Casertano, come Alife, Francolise, Riardo, tra cui lavori per ristrutturazioni di importanti immobili storici. Marcia indietro della Procura sull’aggravante mafiosa che inizialmente aveva contestato nei confronti di Zagaria. Gli imputati sono da considerare innocenti fino ad un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.