COVID Scuole chiuse e sindaci macchietta. Ops, è arrivato un altro prefetto a scaldare la sedia. Leggete di quest’altra fascia tricolore che compie abuso d’ufficio e interruzione di pubblico servizio

13 Gennaio 2022 - 18:05

Tra le altre cose, non possiamo neppure infierire con accenti troppo seri e severi nei confronti di questi qua, vista la loro disarmante ignoranza che scaturisce, evidentemente, dal livello culturale di chi li elegge. IN CALCE ALL’ARTICOLO IL POST INTEGRALE DEL SINDACO GUIDO DI LEONE

 

CELLOLE (gianluigi guarino) Non sappiamo quali studi abbia fatto nella sua vita l’attuale sindaco di Cellole  Guido Di Leone. Sicuramente non di tipo giuridico. Il che non rappresenta un peccato di per sé. Non ha studiato il diritto, avrà studiato altro. Oppure a scuola ha deciso liberamente e legittimamente di andarci fino a un certo punto e poi ha lasciato. Nessuna di queste possibili condizioni può inibire l’accesso alla carica di elettorato passivo, visto che questa non è la Repubblica degli Ottimati. Però, quando uno poi fa il sindaco, ha accanto a sé un segretario comunale il quale, negli uffici municipali, rappresenta l’occhio del governo nazionale, il punto di contatto tra le ragioni, i poteri e le competenze che ha un Comune secondo la Costituzione italiana, con l’aggiunta delle leggi ad essa sottese, e i poteri degli altri organi costituzionali, soprattutto quelli nazionali, soprattutto quello esecutivo, identificato nel Governo che però è tale e può svolgere la sua funzione se e solo se ottiene la fiducia del Parlamento. Il che rende l’Italia una Repubblica parlamentare e non presidenziale.

Questo post lunare e vogliamo essere generosi, perché onestamente qui non ci sono più parole, non tanto per denunciare la violazione patente e rozza di una legge da parte di questo sindaco, ma anche da parte di altri suoi colleghi, quanto la esibizione ostentata, spavalda e iper kitsch di un’ignoranza di andata e di ritorno, che la dice lunga su come stiamo combinati in provincia di Caserta e su quali siano le prospettive di sviluppo economico e sociale che, a nostro avviso, sono pari a zero. Siccome ci siamo già ammazzati dalle risate, ridendo per non piangere, analizzando i testi con i quali altri primi cittadini, nella specie quello di Pignataro, che figuriamoci fa anche il presidente della Provincia, quello di Francolise e quello di San Felice a Cancello hanno giustificato le loro ordinanze di chiusura delle scuole, evitiamo di sottoporci a quest’altro supplizio, visto che avendo già riso, avrebbero detto Benigni e Troisi, non ci resterebbe altro da fare che piangere.

Solo una cosa, un breve passaggio, vogliamo segnalare: verso la parte finale il sindaco scrive che lui ha firmato l’ordinanza “a prescindere“, leggete bene “a prescindere”.

Questo qua è convinto, evidentemente, di essere premier e Parlamento insieme di una nazione indipendente, di una Cellole con un ordinamento suo, una Costituzione sua, insomma una roba da Neuro. In pratica, uno Stato sovrano. Per cui, siccome lui l’ordinanza l’ha fatta prima, sarebbe valida. A parte il fatto che vogliamo informare il sindaco Di Leone che la legge dello Stato, la numero 133, che consente ai presidenti delle Regioni, a quelli delle Province autonome e ai sindaci d’Italia di intervenire, con provvedimenti relativi all’apertura o alla chiusura delle scuole, “e – sclu-si-va-men-te” quando la Regione, la Provincia autonoma o un Comune vengono dichiarati zona rossa, è del 24 settembre scorso. Dunque, la sua ordinanza non può essere precedente alla legge, votata dal Parlamento che, riteniamo, rivesta un pelino, ma proprio un pelino di cifra istituzionale superiore a quella del Comune di Cellole.

A pensarci bene, abbiamo iniziato l’articolo con un proposito e ci stiamo dilungando inutilmente. E’ evidente, dunque, che ci stiamo rincoglionendo. E dai, e forza… ma adesso che cosa ci mettiamo a scrivere? Di una cosa che non esiste, perché semplicemente un’ordinanza di un sindaco viene automaticamente superata ex tunc, cioè retroattivamente da una fonte del diritto di rango superiore. Questa è roba da bignamino o da wikipedia di terza ragioneria. La verità è una sola: questo prefetto di Caserta, ci riferiamo a Giuseppe Castaldo, appena insediatosi, si è incamminato immediatamente sulla scia dei suoi predecessori. Mettendosi subito a riscaldare la sedia. Si può informare con chi l’ha preceduto su quello che è il nostro punto di vista sulle Prefetture, che sono una cosa seria in Giappone, perché i giapponesi sono i giapponesi. Ma non lo sono in Italia.

Se i professori che insegnano nelle scuole di Cellole sono talmente cretini da non chiedere un intervento immediato dei provveditorati agli studi provinciale e regionale, cioè del ministero della Pubblica istruzione, cioè del Governo della nazione, cioè del loro unico datore di lavoro perché c’è un sindaco che non gli consente di svolgere l’alta e insostituibile funzione pubblica a cui sono preposti e che il Governo e il Parlamento gli impongono di svolgere senza tener conto di altre manifestazioni illegali e illegittime della potestà territoriale, il prefetto cosa fa se non scaldare la sedia nel momento in cui non interviene davanti a questa autentica follia, che ripetiamo non è dell’eversione, bensì dell’ignoranza che, come è reso noto da un principio fondamentale del diritto, non è una esimente per il rispetto delle norme, perché per l’appunto “la legge non ammette ignoranze”?

 

QUI SOTTO IL POST DEL SINDACO DI CELLOLE, DI LEONE

“Buongiorno a tutti. Come ben sapete siamo uno dei pochi Comuni in Campania ad aver lasciato le Scuole chiuse.
Dopo un’attenta analisi della situazione locale, abbiamo preso provvedimenti con Ordinanza Sindacale, a prescindere e prima delle azioni del Governo e della Regione.
Un grande atto di responsabilità e di forza, solo per il bene comune, ma soprattutto per la salute dei nostri bambini.
Salvo nuovi accadimenti, Lunedì riapriremo le Scuole, ma è chiaro a tutti che Noi le Scuole vogliamo aprirle in sicurezza.
Con l’Assessore all’Istruzione Martina Izzo e l’Assessore al Covid Antonietta Marchegiano, stiamo predisponendo ed organizzando un controllo a tappeto per tutti i bambini:
Sabato 15 Gennaio e Domenica 16 Gennaio, effettueremo uno screening gratuito con i tamponi per tutti i bambini e i ragazzi, delle scuole pubbliche e private.
Nella giornata di oggi vi spiegherò bene come fare.
Vi anticipo che per i ragazzi delle scuole medie e scuole superiori c’è bisogno della ricetta del Medico di base o pediatra, come da normativa ministeriale, pertanto vi invito già da ora a farla fare.
Inoltre vi chiediamo di venire a fare il tampone con già tutta la documentazione pronta:
– fotocopia documento del bambino/ragazzo;
– fotocopia documento del genitore;
– modulo da compilare(consegnato alle scuole);
– ricetta del medico per i ragazzi delle scuole medie o superiori.
Buona giornata”.