Detenuto di CASERTA scoperto con un cellulare minaccia gli agenti con una lametta: chiesto il processo
13 Luglio 2025 - 17:01

Il 48enne casertano detenuto a Poggioreale, finisce nuovamente sotto la lente della magistratura per un episodio accaduto due anni fa nel carcere di Secondigliano. Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio
CASERTA – Era detenuto nel carcere di Secondigliano quando sarebbe stato sorpreso con un microtelefono nascosto nella cella. Alla scoperta del dispositivo, la reazione sarebbe stata violenta: avrebbe estratto una lama da rasoio e si sarebbe scagliato contro gli agenti di polizia penitenziaria.
Ora Antonio Corvino, 48enne originario di Caserta e attualmente detenuto a Poggioreale, rischia di finire nuovamente sotto processo. Il pubblico ministero Maurizio De Franchis ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio. L’uomo è assistito dagli avvocati Nello Sgambato e Alfonso Iovino.
I fatti risalgono all’agosto di due anni fa. Corvino, soprannominato “Culacchiotto”, avrebbe reagito alla perquisizione minacciando due agenti con la lama e intimando loro di andarsene. Subito dopo, li avrebbe colpiti con pugni e calci, provocando contusioni.