“Dicevano non potevo far nulla”. La storia di Stefano, sordocieco casertano che diventerà giornalista professionista

17 Aprile 2023 - 15:27

CASTEL VOLTURNO – “Un giorno dissero a mia madre che non avrei potuto fare nulla”. Stefano Ciccarelli, di 40 anni, di Castel Volturno, è sordocieco, ma ha da sempre la passione per l’informazione.

Si è laureato in giurisprudenza ed è seguito dalla sede territoriale di Napoli della Lega del Filo d’Oro. Nonostante le difficoltà legate alla propria disabilità si è iscritto alla scuola di giornalismo all’Università S. Orsola Benincasa di Napoli e diventerà a breve un giornalista professionista.

Non vede e non sente se non con le sue protesi acustiche. Sua madre a quelle parole non ha mai creduto e insieme a lei anche tutti i volontari, educatori e operatori della Lega del Filo d’Oro.

“È grazie a loro che posso frequentare questo master, se ora so cosa significa avere una socialità, se posso informarmi
ed essere veicolo di conoscenza per gli altri”. Niente è stato facile fin dall’inizio. Per accedere ai siti di informazione e
giornali le persone come Stefano hanno bisogno di appositi strumenti tecnologici e sistemi informatici non sempre
disponibili. E spesso neanche la barra braille o le app adibite sono sufficienti.

“Molti siti non seguono le linee guida che li renderebbero accessibili a tutti”, spiega Stefano che ha raccontato la sua
storia alla IX Conferenza Nazionale delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro che si è svolta dal 13 al 16 aprile a Tivoli Terme.