CASERTA. Doppio pagamento Asl di fatture: Pasquale Corvino prosciolto già in udienza preliminare da ogni accusa

25 Novembre 2020 - 16:17

CASERTA – Essere prosciolto alla fine di un udienza-filtro o preliminare che dir si voglia, a fronte di una richiesta di rinvio a giudizio formulata da una Procura della Repubblica, è evento statisticamente rarissimo.

Quando ciò accade, la notizia vale di per sé, ma anche per la originalissima struttura che assume come fatto autenticamente raro.
Proscioglimento è infatti, il risultato dell’udienza preliminare, chiusa lo scorso 14 ottobre davanti al Gup del Tribunale di Napoli Rossella Marro, che, dopo aver disposto ulteriori accertamenti investigativi a integrazione di quelli presentati dalla Procura come base costitutiva della propria richiesta di rinvio a giudizio, ha sentenziato il non luogo a procedere nei confronti dell’imprenditore casertano della sanità Pasquale Corvino, indagato a lungo per i reati di truffa e falso in concorso con altri.

La vicenda è piuttosto ingarbugliata e ha indotto i Pm a ritenere che Corvino si fosse avvantaggiato di un’operazione di doppio pagamento di fatture presentate alla Soresa della Regione Campania e, attraverso questa, all’Asl Napoli 1 in relazione all’attività del Centro Radar, convenzionato con la Regione e di cui Corvino è stato amministratore fino al 22 luglio 2013.
Tutto l’impianto accusatorio era fondato su una molto presunta autocertificazione di crediti sanitari a firma dello stesso e datata 8 agosto 2013.

Questa autocertificazione declinava i dati di fatture che il centro Radar aveva, invece, già incassato dopo un intervento del Tribunale dell’Esecuzione di Roma datato anno 2010.
Corvino ha sempre disconosciuto quella sua firma, innescando la decisione del giudice di ordinare ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria.
Questi ci sono stati e in pratica hanno dimostrato che detta autocertificazione non era mai stata notificata e dunque protocollata alla Soresa Spa e, conseguentemente, mai era arrivata sulla scrivania dell’ufficio competente dell’Asl Napoli 1.
Una situazione che ha indotto il giudice a ritenere superfluo il ricorso ad una perizia grafica rispetto ad un documento materialmente esistente e recante la data dell’8 agosto 2013, quando Corvino non era più amministratore del Centro Radar da quasi tre settimane.

 

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