Droga, estorsioni e centri scommesse. Parlano davanti ai giudici gli imprenditori-vittime nel processo al figlio di Sandokan. TUTTI I NOMI
27 Gennaio 2023 - 15:12
CASAL DI PRINCIPE – Nel processo a carico del figlio di Francesco Schiavone Sandokan, Ivanhoe Schiavone, ed altre 11 persone, c’è stato l’esame delle vittime delle estorsioni.
Tra qualche tentennamento, gli imprenditori hanno in buona sostanza confermato le accuse mosse dalla Direzione Distrettuale Anfimafia di Napoli.
Tra le richieste di pizzo anche quella da 60mila euro posta in essere da Salvatore Orabona, oggi collaboratore di giustizia, ai danni di un imprenditore edile.
Il processo riguarda le nuove leve del clan e le attività estorsive ai danni di commercianti ed imprenditoriali dell’agro aversano, tra Aversa, Trentola Ducenta e Lusciano.
Oltre a Schiavone, sono imputati nel procedimento Arcangelo D’Alessio, Giosuè Palmiero, Gaetano De Biase, Oreste Diana, Pietro Falcone, Alessandro Marino, Renata Marino, Salvatore Marino, Salvatore Orabona, Romeo Pellegrino e Antimo Scuotto.
Schiavone jr è sotto accusa per l’intestazione fittizia di un’agenzia di scommesse a Trentola Ducenta, in quanto avrebbe, insieme ad Oreste Diana e Romeo Pellegrino, messo tra le proprietà di Renata, Alessandro e Salvatore Marino la titolarità della sala, al fine di eludere misure di prevenzione. Un luogo in cui, secondo Orabona, sarebbe avvenuto anche lo spaccio di droga.