Droga nascosta nel formaggio per i detenuti del carcere di CARINOLA
28 Novembre 2018 - 18:10
CARINOLA – Lo spaccio nei penitenziari sarebbe un fenomeno sempre più diffuso, almeno stando ai dati divulgati dal Sappe. Un fenomeno che va tenuto sotto controllo ma che in realtà sarebbe già dilagante. Dopo la droga e i telefonini nelle carceri napoletane, e il clamoroso caso dei cellulari nell carcere minorile di Airola, dove poi scoppiò anche una protesta, i cani antidroga bloccato un pacco di alimenti imbottito di stupefacenti poco prima che lo si riuscisse a introdurre nel carcere. Singolare, quanto semplice, l’escamotage utilizzato dai parenti di un detenuto per cercare di eludere i controlli. La droga era infatti nascosta in un pacco di alimenti, tra salumi speziati e formaggi avariati. Evidentemente, credevano che i forti odori degli alimenti avrebbero confuso il fiuto dei cani antidroga, ma King, un esemplare di dobermann in forza alle unità cinofile di Avellino, ha immediatamente segnalato la presenza di stupefacenti. Sono quindi intervenuti gli agenti della polizia penitenziaria che hanno aperto la scatola e trovato la droga.
Il fiuto eccezionale di King, dunque, ha consentito il ritrovamento di un’ ingente quantitativo di droga che stava per stava per essere introdotta nell’istituto penitenziario di Carinola. King si è avventato su due pacchi diretti ai detenuti, a quel punto è scattata la perquisizione delle scatole da parte della polizia penitenziaria. Così sono stati trovati 48 grammi di hashish nascosti nella cucitura di una piega di un paio di pantaloni. Nell’altro pacco c’erano invece 98 grammi di hashish più 5 grammi di cocaina che invece erano nascosti nella suola di una scarpa. Il pacco per confondere i cani conteneva anche salumi e formaggi avariati, ma ciò non è stato sufficiente ad ingannare l’infallibile fiuto di King e l’abilità professionale del suo conduttore che negli ultimi tempi costituiscono un eccellente binomio per i risultati raggiunti nella ricerca di sostanze stupefacenti. La sostanza rinvenuta è stata posta sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per gli ulteriori accertamenti.
Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, attraverso una nota ha dichiarato: «Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri in servizio nel carcere di Carinola a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere». «Ogni giorno – continua Capece – la polizia penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il Sert per chi è in trattamento sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri».