Droni con telecamera termica per spiare all’interno di auto e case: così i figli del boss controllavano il territorio 

13 Gennaio 2023 - 12:40

Il rinvenimento nel corso delle perquisizioni effettuate questa mattina dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Caserta, unitamente a quelli della Compagnia di Capua

PIGNATARO MAGGIORE – Nel corso delle perquisizioni effettuate questa mattina dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Caserta, unitamente a quelli della Compagnia di Capua, nell’ambito dell’operazione coordinata dalla DDA di Napoli, sono stati rinvenuti 2 droni professionali di nuova tecnologia, del valore di oltre 5mila euro, di cui uno con telecamera termica per uso notturno. Sono stati sequestrati, inoltre, uno smartphone, un micro telefono, apparecchiature ricetrasmittenti, un disturbatore di frequenze radio digitali multiplo e varie batterie, anche di grandi dimensioni. Infine sono stati rinvenuti un tirapugni e una bomboletta di spray urticante. Nel blitz di questa mattina sono finiti in carcere Pietro Ligato, 50 anni, il fratello Antonio Raffaele Ligato, (già detenuto presso il carcere di Livorno), la sorella Felicia Ligato, 42 anni già in carcere all’Aquila, figli del boss Raffaele Antonio Ligato deceduto lo scorso novembre, e Fabio Papa, 49 anni ai domiciliari nel pignatarese.

I droni sequestrati ai Ligato, secondo quanto emerso, sarebbero serviti a Ligato per il controllo del territorio ed erano dotati di una telecamera termica in grado di “vedere” anche persone in auto o all’interno di immobili.

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