Duplice omicidio Caterino-De Falco, il pentito Monaco: alla famiglia Moronese mega tv e 5000 euro per il “disturbo”

3 Maggio 2023 - 17:10

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia sulla famiglia che ospitò il commando armato.

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Procedimento senza fine quello per il duplice omicidio di camorra Caterino-De Falco, avvenuto il 31 ottobre del 2003 a Santa Maria Capua Vetere. In aula, stavolta, la compagna di Sebastiano Caterino, Angela Viviani che ha ripercorso quei tragici eventi. Dinanzi alla Corte d’Assise presieduta da Roberto Donatiello, la Viviani ha ricordato che proprio quella sera, pochi attimi prima di essere ucciso, Sebastiano le telefonò. Fece appena in tempo a proferire il suo nome e pochi istanti dopo i tanti colpi di pistola. La Viviani corse in strada e vide le transenne e il suo Sebastiano morto in macchina. Poco lontano Umberto De Falco, ancora in vita. ù

Imputati nel procedimento per duplice omicidio di camorra, Corrado De Luca, luogotenente del boss Antonio Iovine e la famiglia Moronese (Sandro, Agostino e Raffaelina Nespoli) che fornì come base per compiere l’omicidio la propria abitazione. Ascoltato anche il collaboratore di giustizia Antonio Monaco, già condannato all’ergastolo in primo grado e alla pena di 15 anni in appello per il duplice omicidio in questione. Monaco ha spiegato il supporto fornito dai Moronese. “La famiglia Moronese sapeva il perché noi eravamo lì. Alla famiglia Moronese venne dato un mega televisore e la somma di 5000 euro”.