E chi è, Brad Pitt? Blitz di due donne, una dottoressa di ricerca e un’imprenditrice, nella casa del tombeur de femmes. Imbrattati quadri di valore, vestiti di alta moda e…

2 Agosto 2022 - 10:35

Decreto di citazione in giudizio per entrambe e processo fissato per il prossimo 2 dicembre. Probabilmente, alla base di questo blitz, la rabbia per un rapporto di amicizia finito male

 

ALVIGNANO – Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere Anna Ida Capone, ha frimato il decreto dibattimentale, cioè la citazione in giudizio a carico di due giovani donne dell’alto casertano. Fissata l’udienza dibattimentale in Tribunale per il 2 dicembre prossimo. Dovranno comparire dinanzi al Giudice Penale, V.T. (29 anni di Alvignano, dottore di ricerca in agraria all’Universita’ del Molise ) e I.S. (31 anni di Alife, comproprietaria di un noto ristorante in loco ) difese dagli avvocati Giuseppina Torino, Giuseppe Rochira, Massimiliano e Luisa De Matteo.

Le due donne sono finite sotto processo e dovranno difendersi dalle accuse di violazione di domicilio, di deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui, ai sensi dell’articolo 639 del codice penale, in quanto, dopo aver violato il domicilio di un giovane imprenditore della zona P. G., avrebbero seriamente danneggiato quadri di valore, usciti dal pennello di importanti firme della pittura presenti nell’abitazione della vittima Il danneggiamento sarebbe stato inflitto da una penna a sfera. Ad essere colpite in maniera quasi irreparabile, due opere, dipinti su tela, che sarebbero state semidistrutte: un quadro dell’artista Pier Toffoletti e un altro dell’artista Domenico Di Genni, opere entrambe conosciute in ambito internazionale.

Successivamente sempre nel domicilio di P.G. nel quale la V.T. e la I.S. si erano introdotte dopo aver aperto la porta blindata e disattivato il sistema d’allarme, prendevano bottiglie di vini e spumanti e, stappatele, imbrattavano numerosi capi di abbigliamento ( di alto pregio e di griffes famose ) di proprieta’ del giovane.

Non contente, sempre secondo la ricostruzione tratta dal pubblico ministero, rovinavano anche le mura del suo ripostiglio e il mobilio collocato nell’abitazione di P.G., poi rompevano vasi e volti in ceramica che erano lì allocati. Il pm Anna Ida Capone ha anche, contestato nel capo d’imputazione, l’aggravante dei reati che rappresentano la base della sua accusa relativa, sia al danneggiamento su beni immobili di proprietà di P.G., sia su beni d’interesse storico comprovato.

I fatti risalgono a oltre un anno e mezzo fa, quando il giovane imprenditore, noto per la sua attività lavorativa nell’alto casertano, assistito dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, depositò al locale Comando Stazione Carabinieri di Alvignano una querela in cui espose la sua versione dei fatti e denuncio’ le due giovani donne, ex sue amiche allegando prove di quanto asseriva. Ed è dall’indagine investigativa condotta dai militari dell’Arma su delega dell’Autorità Giudiziaria e a seguito della querela presentata, e’ nato il procedimento penale nel quale le due imputate si dovranno difendere e in cui il giovane imprenditore si costituira’ parte civile per ottenere la condanna delle imputate e il ristoro dei danni patiti.

Si cercherà, durante il dibattimento, di ricostruire ancor meglio le ragioni di questo gesto, a quanto pare premeditato e pianificato. Potrebbe trattarsi di una vicenda di gelosia, ma il tutto dovrà essere ovviamente provato.