ELEZIONI. Accordo De Luca-Schlein per il figlio del governatore. Ma che fa! I campani sono divoratori di merda. E a Caserta Sgambato, Lucia Esposito e la Iodice…
23 Agosto 2025 - 20:12

L’autocandidatura a segretario regionale di Ruotolo preoccupa quelli dei “figli so’ piezz e cor“. Ridicoli a questo punto i due anni di commissariamento PD
CASERTA (g.g.) – I campani adorano mangiare la merda perché hanno lo stomaco per metà di tungsteno, ossia del metallo più resistente che la natura offre e per metà di acciaio inossidabile, cioè della lega (elle minuscola😂) più sicura contro le conseguenze derivate dalla penetrazione – infiltrazione dell’acqua nei corpi solidi.
Uno stomaco, quello dei campani, costruito così da madrenatura o dal Padreterno, affinché possano nutrirsi stabilmente del loro piatto veramente tipico, che non è la pizza, né la mozzarella di bufala, neppure gli spaghetti alle vongole o gli scialatielli ai frutti di mare, la impepata di cozze, la parmigiana, bensì la merda variamente confezionata.
Deve essere per forza così perché bisogna pur trovarlo da qualche parte il gradiente alimentare che tiene uniti i campani a molti dei loro politici.
Un’unione biologica tra chi la merda la produce e chi la merda la mangia, anzi la divora con grande piacere.
Sono tantissimi, infatti, i posti d’Italia in cui ciò che stanno facendo in queste ultime settimane il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il segretario nazionale del Pd Elly Schlein sarebbe duramente sanzionato nell’urna dai cittadini-elettori.
LA MERITATISSIMA CARRIERA POLITICA DEL FIGLIO DI VINCENZO DE LUCA
E invece qui da noi, nulla: la solita untadalsignore della società civile che vinse le solite primarie dell’ipocrisia nuovista del Partito Democratico, ha fatto in fretta ad imparare le liturgie della politica politicante e dopo averci ammorbato gli zebedei con due anni di commissariamento, promettendo la nascita del “partito nuovo” e soprattutto del “partito deluchizzato” , ha scoperto che il partito nuovo è, per lei, quello che vuole consegnare in Campania neppure a un deluchiano, neppure a De Luca stesso, ma addirittura al figlio di De Luca, che di nome fa Pierio. Della serie, i figli si’ piezz ’e core anche quando dimostrano di essere politicamente incapaci di intendere e di volere.
Ma i campani sono formidabili divoratori di merda e dunque, mentre i loro figli arrancano, emigrano, soffrono le pene dell’inferno per trovare un lavoro anche quando lo vanno a cercare a mille duemila chilometri da casa propria, plaudiranno e applaudiranno di fronte a quella che considereranno “una formidabile mossa politica” del grande castigamatti, del grande taumaturgo, insomma di don Vicienz’ ’o massicc’, al cospetto del quale Elly l’innovatrice, Elly la demolitrice delle antiche nomenclature si inchina, facendolo, per evidente analogia, anche al cospetto dei vari Zannini, Cascone, Picarone e compagnia di giro, cioè del peggiore gruppo di potere clientelare, all’orda lottizzante familistica, vorace, predatoria che la Campania ricordi dal 1970, anno dell’istituzione delle Regioni, ad oggi.
LA MOSSA DI SANDRO ROTUOLO PER NON PERDERE LA FACCIA
Spulciando le dichiarazioni di questi giorni, abbiamo letto che Sandro Ruotolo si sarebbe rifiutato di sedersi alla tavola di questo pantagruelico banchetto di merda, decidendo di sfilarsi e di candidarsi lui stesso a un congresso regionale che De Luca, al grido di “pagare moneta, vedere cammello”, pretende che si faccia prima delle elezioni regionali, organizzando in fretta e furia improbabili assemblee provinciali per eleggere centinaia di delegati marionetta, chiamati a votare Piero De Luca con lo stesso piglio con cui l’assemblea del Partito comunista della Corea del Nord non ha votato, ma ha semplicemente ratificato la nomina a entità celeste del bambolotto obeso Kim Jong-un.
E siccome i tempi stringono, l’autocandidatura di Ruotolo crea flatulenze intestinali nel momento in cui va a contaminare la purezza della merda del desinar campano. Piero De Luca segretario regionale, mentre a quelli che Elly Schlein considera due “puri di cuore” e grandi innovatori del riformismo regionale, che meritano dunque di rappresentarla rappresentarla sul territorio dell’area metropolitana di Napoli, Casillo e Topo, la casella del segretario provinciale napoletano, dove Ruotolo vorrebbe inserire, invece, il redivivo Sarracino.
L’ex giornalista Rai è stato la punta avanzata della segreteria nazionale. che non a caso lo ha candudato capolista alle ultime Europee, nell’operazione anti De Luca e ora effettivamente avverte un problema allergico: le deliziose palate di merda, che mandano in sollucchero i palati dei campani, a Ruotolo provocano la caduta dei peli dei baffi. Questo non sarà un problema se questi la smetterà di piantare grane e lo farà entro pochissimi giorni. Potrebbe, al contrario, creare problemi alla cucina gourmet dello spezzatino di merda, confezionato dalla cucina di Elly Schlein e De Luca, se l’idea di candidarsi non sarà riposta nel cassetto e magari perseguita con un richiamo alle regole di un congresso che così com’è stato concepito dalla Schlein e da De Luca è una vera e propria macchietta.
SUSANNA CAMUSSO A CASERTA PUO’ ANCHE NON VENIRE. LUCIA ESPOSITO ANCORA SI FIDA DI GRAZIANO. E LA SITUAZIONE DI CAMILLA SGAMBATO
A proposito di macchiette, la commissaria provinciale Susanna Camusso, nel momento in cui andasse definitivamente in porto l’accordo con De Luca, potrebbe anche piantarla di venire a Caserta a contare ancora di meno rispetto a quello che ha contato in questi anni. Tanto qui c’è Stefano Graziano che sa quello che deve fare, anche se deve fronteggiare da qualche giorno un problema: Camilla Sgambato, ex deputata della corrente di Andrea Orlando, avrebbe ricevuto a Roma il lasciapassare per candidarsi.
Graziano che pensava di portare a Napoli il suo fedelissimo Marco Villano, dopo aver illuso (c’è ancora qualcuno che a questo qui gli crede ancora, mah) a lungo l’eterna Lucia Esposito, che ormai è come il panettone Bauli, il mustacciuolo a Natale, della serie non sono elezioni senza la sannicolese candidata. Questa ha capito che Graziano l’ha tenuta a bagnomaria, che la candidatura della Sgambato complicherebbe il quadro delle sue prospettive e dunque pare che, insieme all’inseparabile Vito Marotta, sindaco di San Nicola, sia andata dal sindaco di Napoli Manfredi che sta costruendo una lista con il figlio di Gigino ’a purpetta.
E C’E’ ANCHE LA IODICE CHE PARLA CON IL SINDACO DI NAPOLI-A’PURPETT
Oddio, non è che da quelle parti ci sia meno concorrenza, visto che ormai proprio Armandone Cesaro ha inserito nella partita il suo amico Smarrazzo. Pare che anche lucente Maria Luigia Iodice, ormai in peregrinazione da mesi e mesi per trovare qualcuno che la candidi, abbia aperto un canale di dialogo con il sindaco di Napoli. Ma queste sono cose la cui evoluzione vedremo già a partire dai prossimi giorni.