ELEZIONI PROVINCIALI Ecco la proposta di Oliviero e Graziano a Zannini: “Candida a presidente un tuo sindaco già di centrosinistra da tempo. Ecco perché non possiamo candidare Magliocca”

2 Novembre 2021 - 20:06

Di questo si è parlato e questo è stato detto durante una riunione svoltasi oggi pomeriggio nel palazzo della Regione, alla quale hanno partecipato anche Maria Luigia Iodice ed Enzo Santangelo

 

CASERTA (g.g.) Giovanni Zannini, l’uomo che non deve chiedere mai, deve aver avvertito un brivido sulle corde del suo ego ingiustificatamente smisurato quando tutti i rappresentanti più importanti del centrosinistra casertano gli hanno in pratica riconosciuto una leadership della coalizione. E’ stato proprio il Pd a formulare la proposta per le elezioni provinciali: Giorgio Magliocca non è un target su cui si riversano le antipatie dei vari Graziano, Oliviero e compagnia. Semplicemente ancora oggi, pur avendo ormai espresso ufficialmente la sua decisione di abbandonare il centrodestra per iscriversi a un non meglio precisato centro moderato, che è il sostanzialmente il centrosinistra, continua a fare il presidente della Provincia del centrodestra, dopo che fu eletto qualche anno fa con l’appoggio delle liste di partito di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e, finanche, della Lega che al tempo andava di moda e non c’era nessuno che si scandalizzava più di tanto. Non può Magliocca, dunque, diventare una iniezione a freddo. Questo hanno cercato di far capire stasera nel corso di una riunione svolta a Napoli presso la Regione, a Zannini, i già citati Graziano e Oliviero presenti insieme a Maria

Luigia Iodice in rappresentanza di Noi Campani e di Enzo Santangelo in rappresentanza di Italia Viva.

Nel momento in cui però hanno spiegato perché sia politicamente improponibile una candidatura di Magliocca appoggiata anche dal Pd, Oliviero, Graziano e gli altri hanno riconosciuto a Zannini la titolarità della scelta: candida uno dei tuoi sindaci, cioè uno di quelli che sta con te da anni, che ti ha votato e che ha votato De Luca, e noi lo appoggeremo. Diversamente, aggiungiamo noi, sarebbe Zannini a rompere il tavolo del centrosinistra e dovrebbe pure andarlo a spiegare alla sacra famiglia salernitana, che con l’avvicinarsi delle elezioni politiche, tenderà sempre di più a non creare grandi frizioni con il Pd, visto e considerato che il simpaticissimo Piero De Luca milita ufficialmente in questo partito di cui è addirittura vicecapogruppo alla Camera dei deputati.

La proposta formulata a Zannini rappresenta una esposizione ab origine di quello che poteva essere un avanzamento di una mediazione svolta dai De Luca.

Zannini si è preso 48 ore per decidere. Previsioni non ne possiamo fare perché la razionalità di una scelta politica poco ha a che vedere con il senso di invincibilità che offusca da tempo i pensieri del mondragonese e che potrebbe portarlo addirittura a pensare di imporre Magliocca, rompendo con il resto del centrosinistra. Staremo a vedere