ELEZIONI REGIONALI. L’amazzone Palmeri e i due cavalier serventi. Le possibili mosse di Giovanni Zannini. Lucia Esposito vuole la candidatura in Italia Viva di Renzi

17 Giugno 2020 - 17:07

Non godendo di un significativo consenso personale e di una non pronunciata cifra di riconoscibilità, l’assessora regionale sta creando una squadretta di gregari a suo sostegno. Le mire di Raffaella Zagaria e Angelo Di Costanzo

 

 

 

CASERTA (G.G.) – Giovanni Zannini e Sonia Palmeri hanno un’idea: e se la lista De Luca, per effetto di questa vera e propria moria dei candidati, che affligge un Pd paralizzato dallo scontro cannibale tra Gennaro Oliviero e Stefano Graziano, arrivasse davanti a quella dei democrats?

Sarebbe un fatto risolutivo per le ambizioni di entrambi. O meglio, lo potrebbe essere perché a quel punto aumenterebbero, e non di poco, le possibilità che da questa lista, che punta sul nome di un presidente a cui il Covid ha fatto vincere un’autentica lotteria, permettendogli di fare quello che sa fare, cioè il sindaco della Regione, dopo che come governatore era stato un vero e proprio disastro, escano fuori due consiglieri regionali in provincia di Caserta.
Ma l’idea, che c’è e balena soprattutto nella testa dell’ormai esperto Zannini, che ha bruciato tutte le tappe sulla strada della perdita dell’innocenza in politica, resta più che altro una speranza.
Per cui, quella tra il consigliere uscente di Mondragone e l’assessora di De Luca residente a Piedimonte Matese dovrebbe rimanere una sfida.
Zannini, a nostro avviso, proprio per effetto di quella perdita dell’innocenza di cui scrivevamo prima, parte favorito, anche se la Palmeri si sta giovando di una sorta di ius primae noctis, di priorità conquistata dall’essersi messa in simbiosi con la causa della lista civica del presidente in tempi nettamente anteriori rispetto a quello che è successo con Zannini, il quale, prima del Covid, con De Luca in chiara difficoltà nei sondaggi, meditava addirittura di candidarsi dall’altra parte, cioè nel centrodestra, esattamente al pari dell’altro uscente Luigi Bosco, che poi la lista l’ha fatta insieme a Mastella, che per la quarantesima volta nella sua vita ha cambiato partito e schieramento.

La Palmeri ha costruito rapporti solidi con chi appartiene al mondo con cui il suo assessorato ha avuto e ha contatti, a partire dai centri per l’impiego e dai patronati.

Da mesi e mesi ha chiesto, come già abbiamo scritto in altre occasioni al consigliere comunale di Caserta Lorenzo Gentile, dirigente del locale centro per l’impiego, di candidarsi, mettendo a valore elettorale la sua posizione.

Ma Gentile, molto concentrato, ultimamente, aggiungiamo giustamente, sul futuro del proprio figliolo, che pare possedere le stesse attitudini del papà in tema di politiche del lavoro, è anche un furbacchione mica da ridere.
Noi lo conosciamo da una ventina di anni e raramente “se lo sono fatti”.

Lui, in campo direttamente non vorrebbe scendere, ma vuole conservare un rapporto intenso con la Palmeri.
Non è improbabile, dunque, che ci sia proprio Lorenzo Gentile dietro la disponibilità data dall’altro consigliere di Caserta, Massimo Russo, il quale, proprio a dimostrazione del fatto che i mondi son quelli, è uno che conta non poco nel mondo dei patronati.

La Palmeri potrebbe essere ingolosita anche dal fatto che Russo è originario di Mondragonee dunque in grado di sottrarre qualche voto al suo competitor principale Giovanni Zannini.
Sulla possibile candidatura, ugualmente gregaria rispetto alle necessità dell’assessora di De Luca, del liternese Orlando Zaccariello, presidente dell’associazione che quest’anno ha gestito 100mila euro per organizzare il Carnevale, con la Palmeri presente in loco per dimostrare, se qualcuno non lo avesse saputo, che quei soldi erano arrivati grazie a lei, abbiamo già scritto molto.

Ricapitoliamo: nel gioco del voto di genere e alternato, abbiamo, in questo caso, un’amazzone che mette a correre alcuni suoi cavalieri.

Dunque, Zannini farebbe bene a pretendere di indicare lui gli altri due nomi al femminile della lista per non dare ulteriori vantaggi alla Palmeri.
O magari chiedere una presenza paritaria, 4 a 4, di maschi e di femmine.

L’altra notiziola di oggi riguarda Lucia Esposito, la quale, dopo essere andata vicina per due volte all’elezione, riuscendo anche a fare un giro in consiglio regionale nell’ultima parte della legislatura precedente a questa, vuole fortissimamente cogliere l’obiettivo.

Il motivo per cui è fortemente perplessa rispetto ad un terzo impegno consecutivo nella lista del Pd, risiede proprio nel fatto che non si sente tanto competitiva da poter insidiare Oliviero e Graziano.

Tra le altre cose, essendo riuscita, nelle ultime elezioni, a utilizzare, come nessuna, il voto di genere, aggiungendolo ad un consenso personale che ha dimostrato di avere, sarà difficile che i maschietti la carichino, stavolta, in bicicletta.

Occorre, dunque, una lista in cui la Esposito può combattere per la vittoria.
La sannicolese l’ha individuata in quella di Italia Viva.

Ritiene, evidentemente, di essere in grado di battere, senza grandi problemi, candidati come il maddalonese Enzo Santangelo, che la volta scorsa fu battuto, peraltro non di molto, da Luigi Bosco, nella lista civica “Campania Libera” e anche l’ex sindaco di Marcianise Filippo Fecondo, oltre agli altri candidati Antonucci, consigliere comunale di Caserta che potrebbe anche trovare qualche intesa con la Esposito, in considerazione della contiguità territoriale che li vede vicini di casa lui in rione Acquaviva, area del capoluogo, lei a San Nicola la Strada.

Ed eccoci ai prezzemolini che stanno dappertutto: fino a qualche mese fa, veniva data per certa la candidatura di Raffaella Zagaria di Casapesenna, prima per Forza Italia e poi per la Lega, partito per il quale ha partecipato anche a diversi eventi pubblici.

L’altro nome è quello di Angelo Di Costanzo, che nel 2010 fu candidato con Forza Italia e che scommette su una sentenza a lui favorevole nel pesante processo che lo vede imputato, davanti ai giudici del Tribunale di S.Maria C.V., per i noti, ancorché presunti casi di corruzione targati Termotetti.

Sempre in questa lista dovrebbe entrare anche un aversano, indicato direttamente da Nicola Caputo, il quale ha un piano, a suo modo semplice e lineare: Italia Viva elegge un consigliere regionale e io, anche grazie al rapporto diretto che intrattengo da anni con De Luca, vado a fare l’assessore.

Per oggi abbiamo già scritto anche troppo su questi argomenti, in rapporto a quello che valgono in termini di serietà e di autentico peso specifico collocato in una prospettiva realmente finalizzata alla risoluzione dei problemi di tutti.