ESCLUSIVA. IL VIDEO CHOC DELL’ACCOLTELLAMENTO DI GENNARO LEONE. Oggi in aula le dichiarazioni spontanee dell’imputato: “Chiedo scusa, sono oppresso dal senso di colpa”

7 Dicembre 2022 - 17:47

Guarda il video dell’aggressione avvenuta nella centralissima via Vico il 28 agosto del 2021. Stamattina la nuova udienza del procedimento che vede imputato Gabriel Ippolito, accusato di omicidio volontario aggravato da motivi futili e abietti.

CASERTA (r.s.) “Sono oppresso dal senso di colpa che mi porto dentro, chiedo scusa alla famiglia”. Gabriel Ippolito, accusato dell’omicidio di Gennaro Leone e in cella da 16 mesi, forse ravveduto, nel corso dell’udienza tenutasi stamattina dinanzi alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Roberto Donatiello, ha reso dichiarazioni spontanee e, per la prima volta, ha chiesto scusa alla famiglia di Gennaro, da lui accoltellato, e poi morto poche ore dopo in ospedale. Gabriel Ippolito, maddalonese di origine, residente a Caivano, risponde dell’assassinio del 18enne pugile di San Marco Evangelista. Il 28 agosto del 2021, nella centralissima via Vico, Ippolito sferrò non una, ma due coltellate al suo coetaneo (una delle quali ritenuta fatale) per motivi futili e abietti. Motivi che oggi, per lui, rappresentano delle aggravanti.

Noi, oggi, pubblichiamo il video tratto dalle telecamere di sorveglianza che ripresero quel tragico momento. Se ben guardate in alto a sinistra, si notano dei ragazzi che, prima iniziano a parlare tra loro (Gennaro è il giovane con la maglietta bianca e la barba). Pochi istanti dopo, il pugile 18enne viene aggredito da più ragazzi che sferrano pugni. Gennaro si allontana e assume una posizione di difesa (dalla sinistra potete vedere che si sposta sulla destra, in alto). Immediatamente dopo, si nota Ippolito che, correndo, con un coltello in mano – poi ha ammesso che lo nascondeva nel suo marsupio, mentre nelle prime deposizioni ai carabinieri dichiarò di averlo raccolto a terra perché caduto dalla tasca di uno degli amici di Gennaro – sferra due fendenti alla gamba del 18enne, uno dei quali all’arteria femorale. Successivamente, Gennaro, barcollando e saltellando su una sola gamba, si allontana e torna sul lato sinistro della strada. Il video, che non ha audio, ovviamente non chiarisce il perché sia nata la rissa (comunque iniziata per un pugno sferrato dal fratello di Gabriel), ma certamente evidenzia la folle aggressione mortale al pugile di San Marco.

Nel corso dell’ultima udienza dibattimentale, la difesa di Ippolito, affidata all’avvocato Angelo Raucci, ha cercato di porre l’accento sulle responsabilità dei sanitari. Trasportato in ospedale dopo l’accoltellamento, Gennaro morì tre ore dopo di dissanguamento. Se fossero intervenuti prima – per la difesa – i medici e chirurghi dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta avrebbero potuto salvagli la vita. Una tesi inaccettabile per la parte civile, ovvero per la famiglia di Gennaro Leone, assistita dagli avvocati Alfredo Plini e Alberto Tartaglione.

Stamane in aula anche il luogotenente Antonio Coppola, comandante della stazione dei carabinieri di Caserta che ha riferito sulle attività di individuazione di Ippolito. All’assassino, infatti, si giunse grazie alle sommarie indicazioni degli amici di Gennaro Leone; Balzano, Sorrentino e Swithy sono poi stati sentiti anche come testimoni dell’accaduto. Ma già quella sera del 28 agosto 2021 identificarono in Gabriel Ippolito colui che aveva sferrato le coltellate al povero Gennaro. Nel video si nota il fratello di Gabriel Ippolito, Manuel Ippolito, colpire all’improvviso Leone e, nel giro di pochi secondi, Gabriel sopraggiungere con un coltello che aveva nascosto nel suo marsupio (l’arma del delitto non è mai stata ritrovata) e colpire alla gamba, per due volte, Gennaro Leone.

Nel corso della prossima udienza, fissata per il 21 dicembre, verranno ascoltati tre testi della difesa. Ricordiamo che Gabriel Ippolito è accusato di omicidio volontario aggravato da motivi futili e abietti.