ESCLUSIVA. Imprenditori casertani accusati di aiutare il clan dei Casalesi: ASSOLTI. TUTTI I NOMI
11 Novembre 2022 - 16:09
Si tratta di un processo che è stato istruito dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze
FIRENZE – Arriva una buona notizia per tutti gli imputati coinvolti nel processo celebratosi al tribunale di Firenze con rito abbreviato, ovvero il procedimento che prevede la decisione del giudice allo stato degli atti, quindi degli elementi contenuti nel fascicolo del pubblico ministero, e che come effetto prevede anche la dimensione di un terzo delle possibili pene.
Giuseppe Diana, Antonio Esposito, Raffaele Diana, Enrico Laudante, Amedeo Laudante e Raffaele Napoletano sono stati assolti dalla corte toscana.
La storia riguarda un’indagine condotta dal Comando provinciale di Firenze della Guardia di finanza e coordinata alla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano che aveva portato all’emissione nel gennaio 2021 di 34 ordinanze di custodia cautelare.
L’accusa era molto pesante: la creazione di un complesso sistema di false fatturazioni per un totale di 8 milioni di euro.
Riciclaggio, false fatture e ricettazione, il tutto aggravato dall’accusa di favorire il clan dei Casalesi e la fazione legata al capo Michele Zagaria.
Tecnicamente si è trattata di un’assoluzione con formula dubitativa, ovvero per mancanza di prove della colpevolezza.
In sostanza, la pubblica accusa non è riuscita a provare che quelle fatture fossero state emesse ad hoc e, soprattutto, queste operazioni avessero supportato il clan dei Casalesi e l’economia criminale.
Al contrario, quindi, la difesa, che vedeva impegnata per i fratelli Laudante e Raffaele Napoletano gli avvocati Pasquale Verde e Gianfranco Carbone, attraverso il lavoro di tecnici contabili, ha dimostrato la carenza di prove nei confronti degli assistiti. Gli altri legali del collegio difensivi sono De Stavola e Cesaro per Antonio Esposito, mentre i fratelli Diana sono stati rappresentati dagli avvocati Guido Diana e Sabato Graziano.
La storia però non finisce qui.
Queste assoluzioni riguardano soltanto gli imputati del processo con il rito abbreviato. Nei prossimi mesi, poi, verrà trattata la posizione degli altri soggetti che, ragionevolmente, possono credere maggiormente ad una sentenza benevola nei loro confronti, dopo quella emersa in queste ore.