ESECUZIONI DI CAMORRA. Parla il pentito Bruno Lanza: “Vi racconto perché fu deciso l’agguato a Villano e Della Volpe”
8 Maggio 2019 - 10:02
SAN CIPRIANO D’AVERSA /CASAL DI PRINCIPE (tp) – E’ stato sentito il pentito Bruno Lanza nel corso della seconda udienza in Corte di Assise per il processo che vede sotto accusa come mandanti del delitto di Nicola Villano e del tentato omicidio Raffaele Della Volpe: Antonio Iovine e Michele Zagaria come mandanti; come presunti esecutori materiali Cristofaro Dell’Aversano e Vincenzo Conte, mentre Claudio Giuseppe Virgilio avrebbe avuto il compito di agevolare negli spostamenti i componenti del gruppo di fuoco. Il collaboratore giustizia Lanza ha spiegato: “Non volevo ammazzarlo ma fu deciso perché Della Volpe non portava i soldi a Casale. Mi venne a prendere Claudio Virgilio e andammo a prendere Giuseppe Misso, a casa sua, c’erano le auto e le armi per il delitto.
Lo scambio di persone fu preso da Orabona ma fui io a sparare per primo a Della Volpe”. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Tessitore e Mirellla Balascino.