Ex sindaco accusato di aver stretto un patto con i Casalesi. Parte il processo a Carmine Antropoli

3 Luglio 2019 - 18:47

CAPUA (Tina Palomba) – E’ cominciato questa mattina, dinanzi alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, presidente Giovanna Napolitano, pm Maurizio Giordano Dda di Napoli,  con la costituzioni delle parti il processo che vede sotto accusa  l’ex sindaco di Capua  e noto chirurgo del Cardarelli, Carmine Antropoli  (arrestato a febbraio di quest’anno e attualmente agli arresti domiciliari a Rivisondoli  da qualche mese) che avrebbe stretto un patto con il clan dei Casalesi, soprattutto con la fazione guidata da Michele Zagaria, attraverso l’imprenditore Francesco Zagaria (omonimo del boss), per avere sostegno elettorale, dando in cambio appalti. L ‘ ’imprenditore  Zagaria risponde anche di concorso nel duplice omicidio di Sebastiano  Caterino e di Umberto  De Falco, commesso a  Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003. Infatti questa mattina si sono costituiti parte civile nel processo la famiglia di Caterino (la vedova Viviani con l’avvocato Antonio Mirra) e i familiari di De Falco e l’associazione Caponnetto (parte civile sia per l’associazione e sia per il delitto) .   Il presidente ha stilato il calendario per la prossima udienza fissata per l’8 luglio nella quale saranno ascoltati i seguenti collaboratori di giustizia: Michele Barone, Attilio Pellegrino, Benito Natale e Giuseppe Misso. Mercoledì 10 saranno ascoltati altri collaboratori tra cui anche Nicola Schiavone. Lunedì è stata autorizzata la presenza senza scorta di Carmine Antropoli. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe

Stellato, Mauro Iodice, Paolo Di Furia,  Nicola Leone.