Falsi incidenti, 13 indagati. Coinvolti anche carrozziere e perito

14 Luglio 2025 - 11:58

Il pubblico ministero Iolanda Gaudino ha chiesto una proroga delle indagini preliminari per accertare le responsabilità delle persone coinvolte nell’inchiesta. Il meccanismo fraudolento, in parte già svelato anche grazie a un servizio della trasmissione televisiva Striscia la Notizia, ruoterebbe attorno a un carrozziere e a uno studio tecnico di fiducia

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MARCIANISE – Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla presunta rete di sinistri stradali mai accaduti che avrebbe coinvolto diversi comuni della provincia. Sono ben tredici le persone finite sotto la lente della Procura, che ha richiesto una proroga di sei mesi per completare gli accertamenti e far luce sull’intera vicenda. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Iolanda Gaudino, mirano a smascherare un sistema ben collaudato di frode assicurativa.


Il meccanismo fraudolento, in parte già svelato anche grazie a un servizio della trasmissione televisiva Striscia la Notizia, ruoterebbe attorno a un’officina e a uno studio tecnico di fiducia. Il cuore dell’inganno sarebbe stato un carrozziere, identificato come il punto di contatto tra coloro che intendevano ottenere risarcimenti illeciti e un perito assicurativo compiacente.

L’arco temporale sotto esame va dal 2019 al 2023, periodo durante il quale si sarebbero verificati i presunti illeciti.
Il funzionamento della frode era apparentemente semplice ma efficace: venivano simulati incidenti inesistenti, i moduli di constatazione amichevole venivano compilati con false dichiarazioni, e i veicoli “danneggiati” venivano poi riparati nella stessa carrozzeria complice. In questo modo, si incassavano indebitamente i rimborsi dalle ignare compagnie assicurative.

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