ASSOCIAZIONE A DELINQUERE. Sindaco, altri politici e dipendenti del comune coinvolti ringraziano la prescrizione. Ma rischiano una dura condanna per il reato più grave

28 Maggio 2025 - 08:45

Nel procedimento il Comune di Portico di Caserta, rappresentato dall’avvocato Massimiliano Di Fuccia, si è costituito parte civile

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PORTICO DI CASERTA – La vicenda che negli anni scorsi ha colpito pesantemente la politica di Portico di Caserta si chiude in una parziale bolla di sapone, con gli imputati tutti salvati dalla prescrizione ed interviene per i reati di falso ideologico in atto pubblico e violazione del Testo unico sull’edilizia.

Diverso il discorso sull’abuso d’ufficio, dove probabilmente la prescrizione avrebbe avuto i suo effetti. Ma siccome non è più un reato presente nel codice penale la prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Sergio Enea, con a latere Giuseppe Zullo e Norma Cardullo, ne hanno preso atto con un automatico non luogo a procedere, di tipo diverso rispetto alla prescrizione.

Parliamo del processo carico dell’ex sindaco di Portico di Caserta Gerardo Massaro, altri esponenti della sua amministrazione, due vigili urbani, un dirigente e un geometra per un totale di 16 persone

Assolti per il reato di abuso d’ufficio, a seguito della recente abrogazione ai sensi della legge 114 del 2024, l’ex sindaco Gerardo Massaro, Alessandra Falcone, Giovanni Iodice, Pierfrancesco Morrone, Cosimo Cristillo, Ferdinando Iodice, Giuseppe Gaudiano, Antonio Leggiero, Pasquale Massaro, Giuseppe Papillo, Maria Ginestra; perchè il fatto non è previsto più dalla legge come reato.

L’altro non luogo a procedere, in questo caso per prescrizione dei reati fi falso ideologico in atto pubblico e violazioni in materia di edilizia Gerardo Massaro, Pasquale Piccirillo, Francesco Piccirillo, 71 anni, Francesco Piccirillo, 64enne, Biagio Gravina, Falcone Alessandra, Giuseppe Gaudiano, Antonio Leggiero, Antonino Adelini, Ferdinando Iodice, Cosimo Cristillo.

Dicevamo, bolla di sapone parziale poiché resta in vita l’accusa di associazione a delinquere per l’ex primo cittadino Gerardo Massaro, Pierfrancesco Morrone, Cosimo Cristillo, Francesco Piccirillo Francesco Piccirillo Alessandra Falcone, Antonio Leggiero, Giuseppe Gaudiano, Biagio Gravina.

Le accuse della Procura: “Favori in cambio di consenso”

Secondo la ricostruzione della Procura, l’ex primo cittadino avrebbe utilizzato il proprio ruolo istituzionale per favorire interessi privati, con benefici politico-elettorali, economici e di potere, danneggiando contestualmente coloro che ostacolavano questo sistema.

Sotto osservazione anche la variazione di destinazione d’uso di un complesso edilizio riconducibile all’imprenditore Felice Letizia, di Marcianise. La Procura ritiene che l’atto fosse illegittimo e redatto in assenza dei requisiti di legge, con la presunta complicità dell’ufficio tecnico e della polizia municipale, coinvolti nella redazione di atti ritenuti falsi durante i sopralluoghi nell’area cantierizzata. Al centro delle indagini anche l’uso del campo sportivo comunale.

Comune parte civile

Nel procedimento il Comune di Portico di Caserta, rappresentato dall’avvocato Massimiliano Di Fuccia, si è costituito parte civile a tutela dell’ente locale e dei suoi interessi, potenzialmente lesi dagli atti oggetto di indagine.

La vicenda resta ancora aperta, con il reato associativo da accertare in aula.