Finale shock al PalaMaggiò: Roseto vince 112-113 con un canestro da centrocampo dopo due supplementari

13 Ottobre 2019 - 20:32

CASERTA – Fa il suo esordio stagionale in quel del PalaMaggiò la nuova Caserta guidata da coach Nando Gentile. Al suo cospetto la formazione più giovane e frizzante del campionato, quella Roseto infarcita di ragazzini terribili guidati da Germano D’Arcangeli.

CRONACA. Coach Gentile inizia il match con Giuri, Allen, Hassan, Sousa e Cusin, Roseto propone Nikolic, Canka, Bayehe, Menalo e Lattin. Roseto si mostra arrembante sin dai primi minuti, con i suoi attacchi rapidi anche se talvolta un po’ confusionari. Caserta prova invece a creare azioni un po’ più ragionate, trovando però difficoltà nell’attaccare 1vs1.
Il primo piccolo strappo al match lo dà la difesa bianconera, che lancia Allen due volte in contropiede per il 10-6 su cui D’Arcangeli chiama timeout.
Le carte in tavola vengono mischiate anche dalle rotazioni e Roseto riesce a trovare qualcosa in più: l’esperto Pierich, appena entrato, mette la tripla del sorpasso sul 14-16. I bianconeri accusano il colpo mentre gli ospiti continuano a premere sull’acceleratore arrivando fino al 17-22. Due liberi di Hassan chiudono il primo quarto sul 19-22.
Caserta prova a restare aggrappata al match grazie soprattutto alle invenzioni di Seth Allen, ma Roseto sembra avere le idee più chiare e, appena può, scappa via in contropiede senza lasciar schierare la difesa avversaria. Il vantaggio si dilata così fino al 24-31, con Gentile che è costretto a chiamare un minuto di sospensione vedendo i propri ragazzi allo sbando.
A tenere in vita Caserta è il solito Allen, che mette la sua prima tripla di giornata, arrivando a quota 18 punti al 15′, firmando il 31-33. Roseto accusa il colpo ma non sbanda, mettendo a segno un ulteriore 7-0 di parziale che aggiorna nuovamente il massimo sul 31-40.
A dare verve ai bianconeri sono 4 punti filati di Giuri che, coadiuvato da Allen, riporta il punteggio sul 41-42.
Ancora una volta gli ospiti non tremano nel vedere gli avversari rimontare e due canestri di Rupil chiudono il primo tempo sul 42-48.
Una Caserta, quella vista nel primo tempo, che non è mai riuscita a tenere il primo passo degli avversari e che, spesso, quando Cusin ha provato a chiudere l’area, è mancata nelle rotazioni.
L’indicazione di Gentile per il secondo tempo è chiara: alzare il tono della difesa e cercare il post di Cusin in attacco con più continuità. I suoi recepiscono però solo ciò che riguarda la metà campo offensiva, continuando ad essere a dir poco imbarazzanti in difesa, continuando a subire innumerevoli penetrazioni e faticando tantissimo nel limitare la transizione di Roseto, che vola così fino al 52-65, nuovo massimo vantaggio.
Caserta sembra davvero alle corde, iniziando a subire tantissimo anche a rimbalzo, e le ottime percentuali da fuori della Sapori Veri (7/14), spingono gli ospiti fino al 57-72: Gentile chiama timeout e la squadra torna in panchina tra i copiosi fischi del PalaMaggiò. A nulla serve lo sfogo di Nandokan visto che gli abruzzesi continuano a mettere punti a referto in contropiede mentre i bianconeri si accontentano di sparare a salve da tre punti.
Giuri e compagni subiscono ben 29 punti nel quarto affacciandosi così all’ultimo parziale su un 61-77 che non lascia molto spazio alle speranze dei supporters bianconeri.
Due triple consecutive, una di Turel ed una di Hassan riportano Caserta sul 67-77, riaccendendo il pubblico del PalaMaggiò. A dare la scossa è soprattutto l’italoegiziano, che prova a far valere i muscoli anche in difesa prendendosi un sontuoso sfondamento. L’aria sembra cambiare sul parquet, D’Arcangeli lo fiuta, e sul 69-80 chiama timeout per provare a gettare acqua sul fuoco.
I bianconeri sono però oramai rientrati in partita quantomeno come atteggiamento e la verve offensiva di Hassan aggiorna il punteggio sul 73-80. La prima conclusione pesante di Turel avvicina ulteriormente Caserta, e quella di Giuri vale il 79-84. Ora è Roseto a sembrare vicina al collasso, accontentandosi di soluzioni frettolose, ma le perse di Caserta si tramutano sempre in due punti per gli avversari, e Canka è bravo ad approfittarne arrivando a quota 15.
Cusin ed Allen riportano lo Sporting fino all’84-86 a 2′ dalla sirena finale, ma Mouaha respinge l’offensiva con due punti appoggiati al vetro.
Giuri sbaglia un layup alla sua portata, facendosi parzialmente perdonare infilando il libero del l’85-88. Pierich sembra chiudere la gara con il canestro del +5, ma una tripla siderale di Allen riporta ancora Caserta ad un possesso di distanza.
A far male però a Giuri e compagni è ancora la difesa, con Canka libero di segnare dopo un backdoor: mancano 26″ e con il tabellone che segna 88-92 Gentile si affida al timeout della disperazione. Il tiro di Allen non trova neanche il ferro, ma Hassan recupera il rimbalzo, segna e subisce il fallo. Il libero va fuori, Caserta sbaglia l’impossibile con Giuri e Bianchi. Cusin recupera il terzo rimbalzo offensivo e pareggia a quota 92 con 8″ ancora da giocare. Il tiro della disperazione di De Fabritiis non trova neanche il ferro ed il match ha bisogno dell’extratime per trovare il suo vincitore.
La prima freccia la mette Roseto con un libero di Pierich ed un canestro di Canka. Due liberi di Giuri accorciano il gap prima che un 1/2 di Pierich, sempre dalla lunetta, ristabilisca un minimo distacco (94-96).
È una penetrazione di Allen, arrivato nel frattempo a quota 38, a valere il nuovo pareggio. Le due squadre sono oramai stremate e, in queste condizioni, è la maggior esperienza dei casertani a dare un minimo di tranquillità in più.
Giuri porta due volte in vantaggio i suoi, ma Roseto approfitta delle sciagurate difese dei padroni di casa per trovare il vantaggio. Il sesto punto consecutivo dell’ex Venezia vale il 102-100, ma da giocare ci sono ancora 18″ e la Sapori Veri ha il possesso della sfera: De Fabritiis crea e Canka, uno splendido classe 2002, mette a referto il suo punto numero 23 ed impatta ancora. Restano 4″ ed il jump di Giuri non trova il fondo del secchiello obbligando le contendenti al secondo extratime.
Il secondo supplementare è il festival del brutto gioco con tiri sgangherati, palle perse, errori in successione. Caserta si ritrova anche +3, ma come al solito sperpera con errori banali. Sul 109-107 Hassan sbaglia un rigore a porta vuota ma De Fabritiis, mandato in lunetta a 17″ dalla sirena, fa 1/2. Roseto si aggrappa al fallo sistematico, ma anche Giuri fa 1/2. È un match che non vuole terminare e Mouaha pareggia ancora a quota 110 con 7″ sul cronometro. Allen sigla il 112-110, ma una tripla di Mouaha da centrocampo beffa Caserta: Roseto vince 112-113.

Ruben Romitelli