Finalmente: 5 Stelle all’attacco per lo scandalo del Consorzio Idrico. Il generale Del Monaco scrive a De Luca e chiede un intervento immediato
21 Aprile 2018 - 16:50
La denuncia del professore Piscitelli, capo dei Revisori dei Conti, pesa come un macigno
CASERTA – (g.g.) L’avevamo auspicato e anche sperato. Certo, nella scorsa legislatura non è che il Movimento 5 Stelle, con la Moronese, si fosse segnalato per il tipo di battaglie che appartengono al suo dna.
Però, diamine, stavolta sono 9 i parlamentari e non è possibile che una vicenda come quella del Consorzio Idrico, che può passare in cavalleria, solo in un posto come Caserta, non attivasse l’attenzione dei pentastellati. E’ stato il più esperto e il più autorevole tra loro a prendere l’iniziativa. Il generale Antonio Del Monaco, neo deputato di 5 Stelle, ha atteso che i partiti si spartissero posti, poltrone e prebende, ignorando totalmente la clamorosa denuncia, presentata al prefetto di Caserta, dal professor Vincenzo Piscitelli, in quel momento ancora presidente del collegio dei revisori, per intervenire.
Lo ha fatto con una lettera asciutta ma comprensiva della sintesi di tutto quello che di incredibile è successo in questi giorni. Il testo integrale lo potrete leggere in calce. Antonio Del Monaco chiede al presidente della Regione, di muoversi immediatamente, partendo dal testo della denuncia del professore Piscitelli. La stessa lettera è stata inviata alla sua collega di partito Ciarambino, presidente della commissione di controllo sulla trasparenza, al vice presidente della Regione Bonavitacola e anche al prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, cioè a colui che ha trasmesso gli atti a De Luca in base a una competenza ridefinita, per quel che riguarda gli enti economici della natura del consorzio idrico dalla legge di riforma del 2014.
La speranza è che di fronte ad un eventuale silenzio tattico di De Luca, magari compulsato dai consiglieri regionali casertani della sua maggioranza, esecutori materiali dell’atto di spartizione, i 5 Stelle e Antonio Del Monaco non mollino la presa.