Fotografia di matrimonio: quella in posa non si richiede più
12 Giugno 2018 - 19:40
Scatti artificiali, pose plastiche ed espressioni pensate a tavolino. La fotografia di matrimonio prende le distanze dal vecchio metodo in posa per dare spazio alla naturalezza, alla spontaneità che sembrano essere i fili conduttori di uno stesso tema: un ricordo fotografico vero e spontaneo.
Le pose non funzionano più, è questa la verità, sempre più coppie infatti chiedono ai professionisti di non realizzare foto artificiali e, dal canto loro, anche molti professionisti cercano di convincere alcuni sposi a optare per la spontaneità.
Professionisti come Elia Vaccaro, che opera a Caserta e in tutta la Campania, non fanno altro che confermare questa tendenza e parlare della fotografia di matrimonio come qualcosa che deve essere resa quanto più reale possibile, eliminando ogni elemento che la possa sporcare rendendola artefatta e per niente emozionale.
Non è certo un compito semplice quello del fotografo che sceglie questa strada, perché nasce tutto dall’importanza di saper cogliere l’attimo, la sfumatura dell’espressione, la lacrima e il sorriso che non aspettano certo di essere ripresi dall’obiettivo. La competenza del professionista sta soprattutto in questo meccanismo, oltre che nel saper entrare in sintonia con la coppia di cui per tutta la giornata diventerà l’ombra, l’amico più fidato.
Cosa significa fotografia naturale
Parlare di fotografia naturale significa parlare di una tipologia di scatto che colpisce e che è in grado di coinvolgere molto più delle vecchie foto in posa.
Naturale è lo scatto che racconta l’atmosfera delle nozze, l’emozione che si respira quel giorno tra la coppia, ma anche tra gli invitati, perché fanno parte di un unico scenario, difficile da descrivere e da cogliere attraverso l’obiettivo. Per questo è importante saper scegliere bene il fotografo che riesca a rendere indimenticabile il ricordo del matrimonio, soprattutto quando sarà il momento di sfogliare l’album.
Naturale, inoltre, non significa non scegliere location importanti come castelli, ville e scogliere, ma significa piuttosto non rendere artificiali le foto che si scatteranno proprio in quei luoghi. Insomma, può essere considerato un lavoro del professionista e degli sposi che collaboreranno a stretto contatto mettendo sempre al primo posto il sorriso e il divertimento, perché così deve essere considerata la fotografia di matrimonio.
Come scegliere il fotografo per il matrimonio
Il primo passo da fare per la scelta del fotografo più adatto alle proprie esigenze è quello di aver chiaro lo stile che quel professionista predilige. Se si è appassionati di scatti naturali, ma quel determinato fotografo non li realizza è utile cambiare subito idea su di lui.
Una volta definito lo stile, quindi, le figure che potranno far parte della scelta, si dovrà fissare un colloquio personale per visionare i lavori già svolti. Vedere gli scatti che sono riusciti a realizzare in altri matrimoni è sicuramente un aiuto prezioso per capire chi potrà essere quello più adatto al progetto che si ha in mente per le nostre nozze.
Il dettaglio a cui fare attenzione per la decisione vera e propria però è l’istinto, quindi ciò che il professionista ci trasmette al momento del colloquio conoscitivo. Così si potrà pensare di raggiungere l’obiettivo di un matrimonio perfetto.