Fratelli D’Italia, Cangiano e Roma fanno la ricotta e se la magnano pure. A Carditello assunto un compaesano del candidato alla regione e Denny Mendez compagna di Gimmi presentatrice in monopolio
31 Luglio 2025 - 19:56

Nella nostra vita professionale abbiamo letto centinai di bandi, centinaia di atti, che hanno portato all’assunzione di quello o die quell’altro. Abbiamo vissuto l’epoca dei concorsi più illegali del mondo ossia quelli dell’amministrazione provinciale targata Magliocca- Zannini. Qui siamo alla bancarella del torrone. Ma gli altri candidati di FDI alle regionali, che fanno, guardano e applaudono? Arianna Meloni, ma le sembra una cosa corretta questa?
CASERTA – (g.g.) Parliamoci chiaro: la ricotta pasoliniana la fanno tutti i politici di Caserta e provincia, nessuno escluso. Detto ciò ci sta chi la produce con più garbo, con maggiore attenzione, con una cagliata ben calibrata realizzata al punto giusto affinchè si trasformi in ricotta commestibile.
Da questo punto di vista quelli del centro sinistra non li passa nessuno. Al di la di Giovanni Zannini che, come si suol dire, fa un altro sport, è un caso a parte, la ricotta marcata PD e cespugli affini è degna del marchio Dop. A dire il vero, con buona pace dei propositi di Beppe Grillo (“smonteremo il sistema pezzo per pezzo”) quelli di 5 stelle al “sistema” si sono subito adattati.
La loro ricotta, però, non era granchè. Nel senso che li sgamavi subito mentre lavoravano nel caseificio. Poi, a dire il vero, da quando si sono alleati col Pd, embeh, il maestro, il precettore è quello che è, e dunque la ricotta con confezione a cinque stelle comincia a comparire su molte tavole
Poi ci sono quelli della destra, che non sono capaci di fare la ricotta, però, tengono una tale fame arretrata che provano a farla e se la magnano pure. Prendete Fratelli d’Italia che fino a quando la Meloni non ha spiccato il volo, non contava un cazzo. Gimmi Cangiano, al tempo del partito del 3%, faceva di tutto per non farvi entrare nessuno e speculari sforzi faceva per non presentare mai la lista del suo partito alle elezioni dei comuni al di sopra dei 15mila abitanti e trattava con chiunque per infilare un suo rappresentante in una qualsiasi lista, anche di sinistra, in modo da farlo eleggere e da ottenere qualcosa per la sua piccola mangiatoia personale.
Quindi, figuriamoci che momento di euforia c’è stato quando, per la prima volta, quelli di Fratelli D’Italia, in realtà Gimmi Cangiano e basta, hanno tenuto in mano un loro giocattolo, un loro ente finanziato dal governo amico.
Assalto all’arma bianca con modalità da vera e propria bancarella del torrone.
A Carditello sta succedendo di tutto: quattrini regalati a mobilifici amici di Lusciano e fra poco arriveremo anche alle aggiudicazioni delle colazioni a pane e mortadella. Denny Mendez, dopo aver presentato l’evento estivo di Carditello, è stata confermata come accade nella Rai quando il Festival di Sanremo va bene. E certo che va bene, la Mendez lavora e legittimamente incassa un cache, un compenso che esce dalle casse del governo.
Ma Denny Mendez presenterebbe le serate di Carditello se non fosse la compagna o fidanzata o chissà che di Gimmi Cangiano? Ve lo dicano noi. Assolutamente no. Il prossimo appuntamento delle elezioni regionali ha rafforzato la produzione di ricotta autarchica, usiamo questo aggettivo che evoca certi tempi del ventennio fascista che, a pensarci bene, il fascismo non c’azzecca proprio nulla col cervello e la mentalità di un Gimmi Cangiano che ha messo a disposizione Carditello e i soldi che arrivano dal ministero neppure del partito, ma del suo candidato Luigi Roma , che vedete splendido splendente nella foto presenziare all’evento di cui sopra proprio al cospetto di Denny Mendez
E fin quando erano solo spettacolino, 7, 8mila, 10mila euro vabbè, si trattava di “fravaglia”. Ma ora sono arrivate anche le assunzioni che sulla carta sono un fatto molto serio, ma che Gimmi e Luigi Roma stanno realizzando con il metodo della bancarella del torrone. Un paio di strani concorsi banditi dalla fondazione Carditello uno per impiegato tecnico, l’altro per impiegato amministrativo
Scopriamo oggi che il vincitore del primo concorso è l’architetto Angelantonio Pezone che, manco a dirlo, è di Parete cioè del Comune di origine, non sappiamo se di residenza, di Luigi Roma il quale naturalmente punta a conquistare un bottino importante di preferenze. Il segnale che trasmette da consigliere di amministrazione della fondazione Carditello è proprio questo nel momento in cui propizia l’assunzione di un suo compaesano. Ciò senza un piano di organigramma, di funzioni. Una cosa a frittata di maccheroni, birra Peroni gelata e, come recitava il mitico Ugo Fantozzi, rutto libero.
A questo concorso hanno partecipato teoricamente quattro persone. Due di loro non si sono proprio presentate. L’altra concorrente è un nome noto di CasertaCe, ossia Carmen Santillo di San Tammaro anch’essa architetto nota per esser stata somministrata al comune di Teverola con i buoni uffici e nello stesso ufficio del cognato Filippo Virno quest’ultimo messo necessariamente alla porta dal Comune in cui operava con un super contratto a tempo determinato, dopo la pesante accusa di corruzione e, se non ricordiamo male, anche di falso mossagli dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
Angelantonio Pezone primo, Carmen Santillo seconda, chissà mai il 46enne di Parete trova una cosa migliora e potrebbe anche farle spazio. Pezone non scende dalla luna. Si è già candidato alle elezioni comunali del suo paese. Successe nel 2011 quando si presentò da consigliere comunale nella lista Parete Futura candidato sindaco Emiliano Pagano, attuale assessore ai lavori pubblici nel suo comune, dell’amministrazione Pellegrino, Falco- Zannini raccogliendo 107 voti di preferenza personale.
Ovviamente Angelantonio Pezone andrebbe marcato a vista perché qui non è tanto importante il numero di voti che lui può portare al mulino di Roma alle prossime regionali ma è quello che può manovrare, promettere, agganciare nell’ ufficio in cui lavora anche in previsione dei copiosi finanziamento, circa 60 milioni di euro che a Carditello sono stati destinati dal PNRR (CLICCA E LEGGI)
A questo punto, non si capisce per quale motivo, gli altri candidati della sita di fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali, accettino questa condizione. Quella di un ente messosi totalmente a disposizione di uno dei competitori della lista.
Ad Arianna Meloni andrebbe chiesto se questo è un fatto corretto, se questo fornisce credibilità ad un partito che dovrebbe puntare ad includere, a trovare altre persone pronte ad avvicinarsi ad esso o se invece le cose che stanno succedendo a Carditello non evidenziano lo spaccato di un partito formato da due o tre amichetti che a colpi di operazione a pane e provolone si sistemano solamente i fatti loro e chi se ne fregano se la lista delle regionali sia o meno all’altezza dal punto di vista della sua potenzialità elettorale.
Ma siccome la bancarella del torrone è fornita di tanti prodotti, vi diciamo che si è svolto anche uno sbrindellatissimo concorso, sempre per l’assunzione a tempo indeterminato, di un impiegato amministrativo. Evidentemente, da veri dilettanti allo sbaraglio – dovrebbero chiedere consiglio al loro amico, ricottone maximo, Giovanni Zannini per capire come si fa – l’operazione non è stata preparata in maniera precisa. Per cui ha partecipato solamente un concorrente, un tal Luigi Santagata che, evidentemente, non era quello che doveva vincere. E allora sapete cosa hanno fatto? Lo hanno bocciato. Un concorrente, per di più bocciato e dunque nuovo bando per assumere quello che sta nella testa di Cangiano e Luigi Roma.
A proposito è stato assunto anche un custode, un operaio, un qualcosa del genere: un altro Pezone che non ci ricordiamo neppure quale sia il suo nome di battesimo. Ma come nome va benissimo “bancarella del torrone”
Una chiosa: la legge obbliga a pubblicare, a conclusione di una procedura concorsuale, gli atti, le modalità del concorso. Il bando, i documenti e se la commissione giudicatrice contiene un componente esterno deve pubblicato anche l’arruolamento dello stesso tra i consulenti.
Al momento, presidente Maddaloni, lei è stato alla guida della camera di commercio di Napoli, queste cose le dovrebbe conoscere bene, nella sezione Amministrazione trasparente non c’è nulla. Le diamo qualche giorno di tempo per pubblicare gli atti altrimenti lei avrà nominato un Rup fuorilegge.
Uomo avvisato …