Frattamaggiore è pronta: la corsa incontra la storia nella X edizione di Fratta..nà Corsa.
16 Maggio 2025 - 18:30

Al Vega Caffè, Carlo Cantales ha illustrato con passione ogni dettaglio di un tracciato che si sviluppa in maniera circolare ad 8 e intreccia arte, storia e identità frattese.
FRATTAMAGGIORE (Pietro De Biasio) – Chi pensa che le corse su strada siano solo sudore e chilometri, non è mai passato da Frattamaggiore. Perché qui, domenica 18 maggio, non si correrà soltanto per fermare il cronometro sotto i 30 minuti o per migliorare il proprio personale sulla distanza dei 10 km. La decima edizione della «Fratta…nà Corsa», organizzata dalla Podistica Frattese di Antonio Alborino, si presenta così come qualcosa di più di una semplice competizione. È un viaggio tra sacro e profano, tra arte e archeologia industriale, con un tracciato disegnato a forma di otto che abbraccia la città.
Qui, si correrà nella storia. Una storia che è stata raccontata, anzi, illustrata con dovizia di particolari da Carlo Cantales, Consigliere Nazionale Fidal, che in occasione della presentazione ufficiale al Vega Caffè ha guidato atleti, tecnici e appassionati attraverso ogni svolta del percorso. Al primo chilometro, gli atleti saranno accolti dalla statua di Francesco Durante, uno dei più grandi maestri della musica sacra del Settecento. Una figura imponente non solo per la città, ma per l’intera scuola musicale napoletana.
La sua presenza è più che simbolica: è il benvenuto colto e solenne che Frattamaggiore offre a chi si accinge a misurarsi con la fatica della corsa. La sua figura domina il corso che porta il suo nome, mentre sullo sfondo si staglia la Basilica di San Sossio Levita e Martire, millenaria sentinella di fede e architettura, che con il suo campanile in piperno accompagna i podisti verso il primo lungo rettilineo di via Roma. Ma non è finita qui. Quando le gambe inizieranno a pesare, intorno al settimo chilometro, a ricordare lo spirito operaio e la dignità del lavoro ci sarà la Canapina, statua emblematica della Frattamaggiore industriale. Un omaggio alle tante donne che nel corso dei secoli hanno intrecciato canapa per produrre i cordami che muovevano le flotte del Mediterraneo e le prime macchine dell’industria moderna.
La storia vuole che proprio qui, nel cuore dell’entroterra napoletano, siano nati i cavi che tennero insieme le vele della SantaMaria, la caravella di Cristoforo Colombo. Frattamaggiore non è una città come le altre quando si parla di corsa. Con uno dei più alti rapporti di tesserati Fidal rispetto agli abitanti, il podismo è entrato a far parte del tessuto sociale cittadino. Non è esagerato dire che qui, la corsa non è solo una disciplina sportiva: è cultura, è identità, è quotidianità. E questa gara, che spegne quest’anno la sua decima candelina, ne è la dimostrazione più chiara. Con 1638 iscritti già confermati, un dato imponente per una 10k cittadina, che molto probabilmente sarà ritoccato verso l’alto nelle ultime ore disponibili, la «Fratta…nà Corsa» si prepara a vivere una decima edizione da record.
Percorso tecnico, pubblico caldo e organizzazione solida: tutti gli ingredienti ci sono. Domenica, a Frattamaggiore, non si correrà solo per il cronometro, ma anche per il piacere di sentirsi parte di una storia che va avanti da dieci anni. E che non ha nessuna intenzione di fermarsi.