Fulvio Martusciello e Forza Italia si associano a Confindustria sui canoni e vanno all’attacco della Pignetti. Fulvietto, però, dovrebbe chiederne conto al suo amico Zannini che l’ha tenuta sulla poltrona Asi per anni
30 Settembre 2025 - 11:05

Il comunicato stampa di Martusciello preceduto da una nostra riflessione
CASERTA – Se la qualità del lavoro svolto per 12 anni — avete letto bene, dodici — dalla presidente Raffaela Pignetti si misurasse dal numero di post pubblicati sui social, allora le aree industriali di Caserta sarebbero oggi tra le più sviluppate e moderne d’Europa. Tanto perfettamente infrastrutturate da far invidia a quelle lombarde, e bresciane in particolare, considerate da chi se ne intende di politiche industriali tra le migliori — se non le migliori in assoluto — a livello europeo.
Più volte abbiamo scritto che nell’esperienza ultradecennale della presidente Pignetti si condensa, in quintessenza, il disastro totale della politica di questa provincia. Un disastro non solo causato da chi l’ha letteralmente incollata a una poltrona — ci riferiamo a Stefano Graziano e, naturalmente, a Giovanni Zannini, che l’ha sostenuta controllando i voti dell’assemblea, delle amministrazioni comunali o del consiglio generale, che dir si voglia.
Parimenti responsabili, se non addirittura più responsabili, sono stati coloro che, assumendo atteggiamenti tipici di chi non può esporsi per paura di subire attacchi di ritorno — evidentemente perché a loro volta non privi di “scheletri negli armadi” — hanno creato una sorta di bolla, una zona franca in cui non si diceva né bene né male. Ne è derivata una rappresentazione kafkiana, interpretata da una persona che ha potuto spendere, senza problemi, milioni e milioni di euro prelevati dalle casse alimentate dai canoni versati dagli imprenditori. Fondi che sono stati utilizzati in maniera scriteriata tra consulenze, viaggi, convegnistica sterile e chissà cos’altro ancora.
Non vogliamo autocelebrarci ancora una volta per raccontare l’autentico martirio di chi ha dovuto fronteggiare una persona che, grazie alla complicità di Giovanni Zannini e alle azioni sleali e spregevoli compiute nei nostri confronti, ha potuto fare letteralmente il bello e il cattivo tempo. Il suo ruolo era considerato un feudo di Zannini e Graziano. Eppure, nessuno — né Zinzi, né Cangiano, né Oliviero — ha mai preso un’iniziativa seria per tutelare la pubblica ricchezza. Non parliamo poi di Cangiano, che, addirittura, in seguito a una passione intellettiva e intellettuale scoppiata tra Cirielli e la Pignetti, è diventato un suo reggicoda.
Immaginiamo la scena: “Noi facciamo politica, Guarino è uno sfasciacarrozze, vuole fare il picconatore. Quando lo incontriamo, gli mettiamo una mano sulla spalla, gli diamo ragione, e poi torniamo a fare gli gnorri.”
Dopo anni e anni di lotta solitaria e caparbia, durante i quali abbiamo affrontato decine di querele — per le quali la presidente Pignetti non ha speso neppure un euro di tasca propria, in quanto pagate grazie alla complicità dei componenti del comitato direttivo Alessandro Rizzieri, Nicola Tamburrino, Gianni Comunale e, per un periodo, anche il presunto rappresentante della Regione Francesco Fabozzi, che ha votato delibere contro il sottoscritto — oggi qualcosa si muove.
Siccome la Pignetti, in un delirio di onnipotenza, ha deciso di opporsi persino a una delibera della giunta regionale, costruita con il concorso di tutti gli altri presidenti delle ASI campane, e siccome ha voluto sborsare altre decine di migliaia di euro per incarichi legali esterni — finendo sbertucciata dal TAR della Campania — qualcosa ha finalmente iniziato a smuoversi. Questo anche grazie all’approccio volenteroso dell’allora presidente della sezione casertana dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Luigi Della Gatta, oggi presidente dell’Unione Industriali della provincia di Caserta.
La conferenza stampa di ieri rappresenta un atto utile e importante, perché affronta questo problema dei canoni con un metodo nuovo, franco, responsabile, non servile, e dunque finalmente pubblico. Al termine della conferenza si è mossa, incredibile ma vero, anche la politica. Lo ha fatto con il segretario regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, che — perdindirindina! — ci consente per una volta di parlarne bene.
Il comunicato è chiaro, trasparente e leggibile. Tuttavia, Martusciello dovrebbe chiedere conto al suo nuovo collega di partito, Giovanni Zannini, di ciò che è accaduto all’ASI in questi anni. Zannini, infatti, è totalmente corresponsabile: l’ASI è stata una cellula di mantenimento di un quadro politico che ha sostenuto la scellerata gestione della presidente Pignetti. Non solo: secondo quanto emerge da documenti giudiziari, avrebbe addirittura registrato — all’insaputa del sottoscritto — una telefonata privata, poi passata alla Pignetti, che ne ha fatto oggetto di una denuncia penale per “minacce a corpo politico”. Udite, udite.
Comunque, l’iniziativa di Martusciello va accolta con favore. Il mandato della presidente Pignetti, extralarge e ulteriormente prolungato dalle scellerate dimenticanze della Regione Campania, scadrà il prossimo marzo. Non si potrà rimediare ai suoi disastri con una sfiducia. Ma se qualcuno, in questi anni, avesse avuto il coraggio di sottrarre qualche ora alle sue giornate mordi e fuggi — vissute tra aule parlamentari e segreterie politiche — per leggere uno dei tanti articoli che abbiamo dedicato alla gestione dell’ASI, oggi non ci troveremmo a parlare di un ente disastroso, come invece ha dovuto fare ieri il presidente dell’Unione Industriali di Caserta, Luigi Della Gatta.
IL COMUNICATO STAMPA: MARTUSCIELLO: “CON LE IMPRESE DI CONFINDUSTRIA CASERTA CONTRO LE DISTORSIONI DELL’ASI”
“Luigi Della Gatta, presidente di Confindustria Caserta, ha denunciato con forza una situazione che va avanti da troppo tempo: imprese costrette a pagare oneri e affrontare contenziosi con l’ASI senza ricevere in cambio i servizi e le infrastrutture di cui avrebbero diritto. Le aziende non chiedono privilegi ma strade, collegamenti, legalità e trasparenza per poter crescere e competere.
Forza Italia è al fianco di Confindustria e di tutto il tessuto produttivo di Terra di Lavoro. Se il consorzio non riesce più a svolgere il suo ruolo, bisogna cambiare passo: meno burocrazia, più infrastrutture, più regole certe. La battaglia di Confindustria Caserta per difendere le PMI è la stessa battaglia politica che porteremo avanti noi, da Bruxelles alla Campania”.
Lo afferma Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo e segretario regionale del partito in Campania.