S.MARIA C.V. Fuochi all’Anfiteatro domenica. Speriamo non dall’interno, come già successo

16 Agosto 2024 - 18:13

S.MARIA C.V. (pm) – Dopo l’incendio del campanile della serata del 14 agosto, quando, in un connubio di festa e religione, la torre campanaria del magnifico Duomo di S. Maria C.V. ha fatto da scenario ad un tradizionale e suggestivo spettacolo pirotecnico, anche domenica i fuochi artificiali scandiranno il secondo momento più atteso degli annuali festeggiamenti in onore dell’Assunta e di S. Simmaco, la protettrice ed il patrono della città.

Come recita l’articolato programma civile delle celebrazioni, il quale affianca quello religioso: domenica 18 agosto alle ore 23 si terrà uno “Spettacolo di fuochi piromusicale – Anfiteatro Campano”.

Abbiamo voluto riportare pedissequamente ed in grassetto l’espressione adoperata, per manifestare il nostro dubbio sul suo reale significato circa il luogo in cui avverrà l’accensione dei fuochi pirotecnici.

Dire Anfiteatro Campano vuole dire mille cose. Sicuramente il pubblico, che per mille ragioni interviene puntualmente numerosissimo, assisterà come sempre a ridosso, lungo il prospetto del monumento, a debita distanza di sicurezza. Incerto, molto incerto, è invece il luogo dove avverranno le accensioni ed i giochi degli artifici pirici. Potrebbero avvenire negli spazi aperti retrostanti allo sviluppo del complesso monumentale, come ci auguriamo.

O potrebbero avvenire, come temiamo, all’interno della costruzione, dall’arena, dalle gradinate e dagli stessi archi. Con effetti gravi sul decoro del luogo e la stabilità della struttura. Non si capisce, difatti, cosa induca a tenere un simile spettacolo al suo interno in senso letterale. Oltre che esservi estraneo, si pensa che renda più bello quel già bello architettonico e storico? E si pensa, forse, che le potentissime detonazioni delle esplosioni siano indifferenti alla solidità dei blocchi lapidei secolari?

Poiché è già successo negli anni scorsi (qui un articolo di CasertaCe.net), ci auguriamo che questa volta sia prevalsa l’esigenza della tutela, della salvaguardia e del rispetto del monumento a fronte di ogni altro interesse, dato che il populismo non è mai vinto.

Se così non sarà, ci chiediamo che ci stia mai a fare la Soprintendenza ai beni culturali di Caserta?