Gennaro Oliviero, stufo della melina del sindaco Sasso, rompe gli indugi. Ufficializzata stamattina la mozione di sfiducia al primo cittadino
29 Settembre 2020 - 13:16
Il presidente del consiglio Massimo Schiavone, alleato di ferro della fascia tricolore, potrà al massimo attendere 30 giorni per la convocazione. Insomma, non si andrà oltre la prima settimana di novembre. Ecco i motivi che hanno indotto 7 consiglieri a firmare l’atto il cui testo integrale pubblichiamo in calce all’articolo
SESSA AURUNCA – Il sindaco Silvio Sasso ha i giorni contati. Potranno essere 10, 11, 15, 20 massimo però 30. Perchè entro e non oltre il 30esimo giorno a partire da oggi 29 settembre, il presidente del consiglio comunale di Sessa Aurunca Massimo Schiavone che alle ultime elezioni regionali ha corso con il Pd, dovrà, per regolamento comunale, convocare l’assise cittadina aprendo la discussione e successivamente la votazione sulla mozione presentata stamattina da 7 consiglieri.
In verità ci si potrebbe confondere visto che già prima delle elezioni, già in piena estate questa mozione era stata preparata. Ma di fronte alla disponibilità di Silvio Sasso a modificare gli assetti della giunta comunale, tenendo conto della nuova struttura dei gruppi consiliari, la mozione era stata congelata. Si trattava, evidentemente di un bluff oppure le richieste dell’area che fa capo a Gennaro
Sia che ricorra il primo caso, sia che ricorra il secondo, la tensione è cresciuta sempre di più e l’ultimo post pubblicato da Sasso in cui rifiuta in pratica anche l’ultima mediazione politica sulla giunta, ha indotto i 7 firmatati a rompere ogni indugio formalizzando stamattina la mozione.
Il presidente del consiglio comunale Massimo Schiavone è stato appoggiato da Silvio Sasso alle elezioni regionali. Per cui si può ritenere che sceglierà i tempi della convocazione, concordandoli con il sindaco. Ma al massimo si potrà arrivare a fine ottobre, precisamente al 29 ottobre, al limite al 28 se viene contata anche la giornata odierna nella decorrenza dei termini. In un mese, si possono fare e sistemare diverse cose che magari Sasso ha lasciato ancora incompiute. Non tanto interventi per la città, ma situazione che poi potrebbero ritornargli utili qualora decidesse di ricandidarsi alle elezioni comunali prossime, più difficile pensare ad una marcia indietro di chi ha già deciso di votare a sfavore della mozione di sfiducia, andando a costituire una maggioranza che, con ogni probabilità, a fine ottobre decreterà la conclusione di questa esperienza amministrativa di Silvio Sasso e l’avvento di una gestione commissariale che accompagni Sessa Aurunca alla successiva primavera allorquando si tornerà alle urne in un turno amministrativo che coinvolgerà molti comuni importanti della provincia di Caserta a partire dalla città capoluogo e da Santa Maria Capua Vetere.
Noi seguiremo un pò di più rispetto al solito, pur non avendo ancora la possibilità di mettere a fuoco in maniera stabile, quotidianamente le cose di Sessa Aurunca inerenti alla politica, la vicenda di questa crisi, magari approfondendo le complesse dinamiche di una giunta comunale, che al di la delle ragioni e dei torti espressi dai vari protagonisti della politica locale, non rappresenta più, nè politicamente e nè, questo punto numericamente, gli assetti del consiglio comunale.
QUI SOTTO LA MOZIONE DI SFIDUCIA