Giorgio Magliocca dà un incarico diretto da 11mila euro al figlio di Mario Landolfi. Rapporti antichi o c’è lo zampino di Zannini?

26 Agosto 2021 - 13:38

In calce, il testo integrale della determina firmata dal dirigente De Simone

 

MONDRAGONE (G.G.) – Non discutiamo, perché non abbiamo elementi tecnici per farlo, l’asserzione contenuta nella determina dell’amministrazione provinciale, a firma del dirigente Antonio De Simone (in calce), sull’urgenza di affiancare un professionista esterno all’Ufficio Contenzioso della stessa amministrazione, pieno di lavoro, soprattutto a causa del numero molto alto di azioni legali attivate per questioni stradali, per le buche stratosferiche formatesi in molte arterie provinciali.
Ugualmente non possiamo discutere, non avendo alcun elemento cognitivo per farlo, delle qualità professionali dell’avvocato di Mondragone Giacomo Landolfi.
Diamo per buono, però, il riconoscimento di una sua sufficiente preparazione professionale.
Detto questo, tuttavia, e ribadendo che solo per queste riserve possiamo dare per buona la premessa della determina, chiediamo ai nostri lettori.

Se Casertace si limitasse a illustrare questo atto amministrativo citando il nome del dirigente che lo ha formato e quello dell’avvocato che ne ha avuto beneficio, senza far riferimento agli strettissimi legami di sangue che il professionista ha con un noto politico della provincia di Caserta, voi, lettori, direste che abbiamo scritto un buon articolo o un pessimo articolo?
Sicuramente protestereste affermando che Casertace abbia voluto proteggere l’identità del politico. Peraltro questo è anche un giornalista e quindi capirà che la rivelazione della sua identità è questione di esclusivo ed eminente significato giornalistico.

Detto questo, aggiungiamo che Giacomo Landolfi è il figlio di Mario Landolfi, già ministro ai tempi dell’ultimo governo presieduto da Silvio Berlusconi, più volte parlamentare, figura di spicco di Alleanza Nazionale, dominus della politica mondragonese con forte incidenza anche su quella provinciale e regionale e infine oggetto di una disavventura giudiziaria che gli ha comportato una condanna penale, stabilita solo in primo grado, che dunque non gli fa assolutamente perdere lo status di non colpevole.

La nomina di Giacomo Landolfi, che per sei mesi intascherà 9mila euro netti, ma che alla Provincia ne costerà 11.419,20 compresa Iva e C.P.A., è stata determinata da una scelta intuitu personae operata dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca, che con Mario Landolfi ha condiviso tanti anni del proprio percorso politico, vissuto prima in AN, successivamente nel Pdl.
Quanto ha contato questo tipo di relazione nella scelta diretta di Giacomo Landolfi?

Guardate, non ci vogliamo sottrarre, perché noi l’idea ce l’abbiamo, ma la domanda va lasciata lì e ognuno può formulare la risposta che gli pare.
Seconda ed ultima domanda: ha inciso, e se ha inciso in che misura, che nel rapporto preesistente, storico, tra Magliocca e Landolfi (che mai però aveva determinato una nomina diretta di un congiunto del parlamentare in Provincia) si siano inseriti, combinandosi armonicamente con esso, altri rapporti, cioè quello tra il consigliere regionale di centrosinistra Giovanni Zannini e lo stesso Mario Landolfi, che appoggia a spada tratta l’amministrazione comunale di quest’ultimo a Mondragone, e infine quello tra lo stesso Zannini e Magliocca, di cui abbiamo scritto diffusamente ieri?

Prego, chi ha un’opinione la esponga.

 

LA DETERMINA DI AFFIDAMENTO: 2021_RG1204