GUARDA IL VIDEO. AVERSA. Inizio all’insegna della sobrietà del governo Matacena, tra una banda di musica e l’occupazione dell’aula consiliare. Regia di Cetto La Qualunque

25 Giugno 2024 - 20:26

Intanto gira già qualche nome per gli assessorati, anche se l’unico fatto certo è che Giovanni Innocenti, da candidato più votato e da politico da cui Aversa si sente meglio rappresentata, sarà il nuovo presidente del consiglio.

AVERSA (g.g.) Per il momento si tratta solamente di indiscrezioni, di nomi possibili, come lo sono tanti altri. E’ certa solamente una cosa: Giovanni Innocenti, il più votato dalla città di Aversa, quindi l’espressione più nitida, la traslazione evidentemente fedele di quello che Aversa oggi si sente di rappresentare, sarà eletto alla presidenza del consiglio comunale. Poi, è chiaro che se pensi a De Cristofaro figlio, ma soprattutto a De Cristofaro padre, già sindaco e neo condannato nel processo The queen, il pensiero non può non andare a Ronza, amico del cuore di De Cristofaro senior, con il quale ha anche collaborato professionalmente, e che di Enrico De Cristofaro fu l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica.

Ronza conosce bene il mondo dei palazzinari normanni, quello uscito malconcio dalla nota indagine della Procura della Repubblica e dei carabinieri del Reparto investigativo del gruppo di Aversa. Conosce bene situazioni, fatti di un settore economico che potremmo definire tranquillamente “poteri forti”, acciaccato, ma non certo sconfitto, visto e considerato che cemento, tanto cemento, si sta profondendo anche in questi giorni. E siccome questo mondo, come era piuttosto facile prevedere, si è schierato fin dal primo turno con Giovanni

Zannini e Francesco Matacena, occorre una persona affidabile ed esperta per ricostituire certi equilibri, dopo l’abbandono del dirigente Raffaele Serpico. Ronza sarebbe potenzialmente in grado di farlo per i motivi appena spiegati.

Poi, nel momento in cui vuoi fare qualche previsione sulle poltrone dei nuovi assessori, entri fatalmente nel discorso delle liste e lo devi intersecare alla promessa fatta all’ex consigliere comunale Di Palma, il quale, prima ha mandato a casa Francesco Sagliocco, Innocenti e compagnia e poi ci si è alleato alle elezioni, così come del resto ha fatto Alfonso Oliva. Bah, misteri della politica aversana.

Di Palma ha portato in consiglio una persona da lui appoggiata e punta alla poltrona di assessore. Un altro nome che si fa è quello della De Angelis, ma non in quota De Cristofaro, che la volle e la difesa visceralmente, quando era sindaco, quale assessore all’Ambiente, ma stavolta in quota Luciano e Francesco Sagliocco, con la cui lista si è candidata. Gira anche il nome della Dello Margio, seconda dei non eletti nella lista dei moderati, direttamente controllata da Zannini. Ciò per far quadrare anche le quota rosa.

Ma, ripetiamo, si tratta solamente di nomi che girano un poco alla rinfusa e che si uniscono, ad esempio, a quello di un’altra vecchia conoscenza della politica locale, quel D’Amore, pare ex consorte di Clotilde Criscuolo, a cui Matacena vorrebbe attribuire in sua quota la delega al Bilancio e alle Finanze.

Per abbassare (o alzare?) il livello della narrazione, mi piace e ci piace ridere un po’, sdrammatizzando, anche ad uso degli sconfitti, su alcuni fatti successi subito dopo la vittoria di Matacena: il carosello itinerante della banda musicale e l’occupazione, diciamo così, gaia, sicuramente tutt’altro che sobria e composta, dell’aula consiliare. Qualche bontempone l’ha paragonata al caso americano di Capitol Hill, ma in quella circostanza, furono i sostenitori di Trump, che non accettarono la sconfitta, ad entrare in azione. In questo caso, il blitz dei vincitori fa, a nostro avviso, il paio – e d’altronde si verifica in quegli stessi minuti – con il giro attorno a piazza Municipio della banda musicale che suona le canzoni riproducenti i cori dello stadio Maradona nell’anno del terzo scudetto.

Insomma, non certo un inizio all’insegna della sobrietà e della discrezione. Vedremo se lo stile continuerà ad essere questo o se si sia trattato solamente di una botta incontrollata di adrenalina e di incontinente euforia. Noi, a cui piace scherzare, abbiamo associato alle immagini della “banda di musica” quelle di un famoso balletto, improvvisato, dentro al programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, dal meraviglioso personaggio che riassume, seppur in maniera caricaturale, tante caratteristiche dei politici nostrani e, in questo caso, di quelli di Aversa. Stiamo parlando di Cetto La Qualunque e della spietata, quand’anche divertentissima interpretazione dell’eccellente Antonio Albanese.